“Alla luce della relazione annuale della Direzione nazionale antimafia, quali provvedimenti e iniziative concrete la Giunta intende assumere per il contrasto alle infiltrazioni mafiose, in particolare all’interno delle stesse istituzioni?”. A porre la domanda, in una interrogazione presentata all’esecutivo regionale, è Galeazzo Bignami (Fi).
La Dia, specifica il consigliere, “nella sua relazione annuale, ha emesso un parere durissimo sulla situazione relativa alle infiltrazioni mafiose in Emilia-Romagna: un profondo radicamento di tutte le mafie sul territorio regionale e una penetrazione invasiva negli apparati politici, economici e istituzionali che hanno ‘stravolto la reputazione di quella che era indicata come una regione modello e invidiata per l’elevato livello medio di vita dei suoi abitanti’”. Inoltre, prosegue, “la relazione ha anche messo in luce la circostanza legata a un intervento tardivo delle istituzioni nella lotta alle infiltrazioni mafiose”.
“È fonte di enorme timore- sottolinea l’esponente Fi- anche il fatto che l’Emilia-Romagna venga indicata come territorio fertile per jihadisti che intendano fare proselitismo e ciò è dimostrato dalle inchieste (almeno nove) partite negli ultimi anni”.
Sul tema, Bignami chiede quindi alla Giunta “se si intenda indagare, per quanto di competenza e anche attraverso una specifica commissione d’inchiesta, sull’eventuale legame tra terrorismo islamico e criminalità organizzata”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
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