“Quali azioni intende intraprendere la Giunta per sanare le condizioni critiche in cui versa il personale delle aree di degenza medica dell’ospedale bolognese di Bentivoglio, onde evitare rischi per la cittadinanza che si rivolge al presidio e per gli operatori stessi?”. A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).
Il progetto di riorganizzazione delle aree di degenza medica dell’ospedale di Bentivoglio, si legge nell’atto ispettivo, “secondo il modello della ‘intensità di cura e complessità assistenziale’, ad oggi risulta un’opera incompiuta, ovvero una riorganizzazione che sembrerebbe stia diminuendo la qualità del servizio offerto ai cittadini e aumentando i rischi per gli operatori”.
La riorganizzazione, specifica il consigliere, “presenterebbe innumerevoli criticità: la logistica risulta inappropriata (le aree dovrebbero essere su un unico piano); risulterebbe scarso il processo di informatizzazione della documentazione sanitaria; con il nuovo sistema di accettazione e gestione del percorso di cura alcuni pazienti lamentano la perdita del rapporto diretto e fiduciario con il personale; sarebbe altissimo il rischio di frammentazione del percorso del paziente nel passaggio tra un livello di intensità e l’altro; apparirebbe insufficiente la definizione dei confini tra mansioni sanitarie, assistenziali e amministrative”. Con la nuova riorganizzazione, prosegue l’esponente Fi, “doveva costituirsi un pool unico, ma quello che è emerso è la predilezione di un’area assistenziale a discapito di un’altra su aspetti relativi alla turnistica, alla gestione del personale e all’equa distribuzione dei carichi di lavoro”.
Sul tema, Bignami vuole sapere dalla Giunta “quale strumento operativo abbia adottato l’Ausl di Bologna per la valutazione dei carichi di lavoro, in considerazione della significativa sofferenza in cui verserebbero i sanitari dell’unità operativa dell’ospedale di Bentivoglio, e se abbia intenzione, viste le criticità, di rivedere l’intera organizzazione della degenza medica, ruoli e competenze del volontario Auser, che ad oggi sembrerebbe svolgere attività riconducibili a profili professionali dell’infermiere e dell’operatore socio-sanitario”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
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