“Riconoscere l’ente Nuovo Circondario Imolese (costituito dai comuni bolognesi di Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina e Mordano), a ogni effetto di legge, quale Unione comunale”. A chiederlo, in un progetto di legge presentato all’Assemblea legislativa con il quale modificare la Legge regionale 21 del 2012 ‘Misure per assicurare il governo territoriale delle funzioni amministrative secondo i principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza’, è Galeazzo Bignami (Fi).
“In un momento in cui la politica è chiamata a semplificare, razionalizzare, sburocratizzare e riordinare- scrive il consigliere- appare singolare che la Regione Emilia-Romagna intenda continuare a mantenere in piedi una siffatta e speciale forma di cooperazione fra Comuni che, a tutt’oggi, in tutto e per tutto è assimilabile a un’Unione comunale, ivi compresi gli assoggettamenti al sistema dei finanziamenti pubblici”. Nel nuovo quadro istituzionale, aggiunge Bignami, “disegnato dopo la legge Delrio, con la soppressione della Provincia, l’istituzione della Città metropolitana e la ridefinizione delle funzioni, non pare né opportuno né corretto il mantenimento di enti ad hoc che non ricadano in maniera chiara e puntuale sotto il cappello giuridico della legislazione nazionale”.
“Risulta dunque chiaro- conclude- che il Nuovo Circondario Imolese è attualmente una entità ibrida, suscettibile di sfuggire anche alle classificazioni e ai controlli relativi alla spesa pubblica”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(cr)


