Una culla per la vita in ogni punto nascita della regione, per consentire l’abbandono sicuro e anonimo del neonato, nei casi di fragilità estrema nei quali la madre decida di non riconoscerlo. E’ quanto previsto dal progetto di legge “Istituzione delle culle per la vita” presentato dai consiglieri di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi, Marta Evangelisti, Nicola Marcello.
“Le culle per la vita sono presidio di umanità, sicurezza e prevenzione, nella consapevolezza che ogni vita merita protezione e ogni madre deve poter contare su una rete di accoglienza e comprensione”, spiegano i consiglieri.
La culla per la vita è un presidio sanitario e sociale destinato all’accoglienza di neonati non riconosciuti alla nascita: si tratta di dispositivi attrezzati e monitorati, dotati di sistemi di allarme e di climatizzazione, che assicurano il pronto intervento del personale sanitario per garantire assistenza medica e adeguata al neonato.
“Attualmente, in Emilia-Romagna sono presenti alcune culle per la vita – aggiungono i firmatari -, istituite e gestite da enti del terzo settore, organizzazioni di volontariato o istituzioni religiose. Tuttavia, manca una cornice normativa regionale che ne disciplini in modo uniforme la presenza, l’utilizzo, la gestione e l’informazione rivolta alla cittadinanza”. La proposta di legge punta dunque a colmare il vuoto normativo, prevedendo che le culle siano poste in ogni punto nascita, in raccordo con le strutture sanitarie e i servizi sociali regionali e che siano predisposti percorsi formativi specifici per il personale socio-sanitario. Inoltre, si prevede anche l’avvio di campagne di informazione per far conoscere l’esistenza e la funzione della culle per la vita, come alternativa sicura e legale in situazioni di emergenza e disagio estremo.
(Brigida Miranda)