Parità, diritti e partecipazione

DIRITTI. PARITÀ DI GENERE IN COMPOSIZIONE CONSULTE IMMIGRATI, LO CHIEDE RISOLUZIONE GIBERTONI (M5S)

La consigliera sollecita una rivisitazione della legge regionale 5/2004, ‘Norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati’, laddove non prevede la parità di genere nelle consulte per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati

“Il rapporto tra l’uomo e la donna, ovvero la parità dei sessi, rappresenta uno dei punti più divisivi tra le popolazioni europee e le popolazioni immigrate, i due universi sono infatti molto distanti in materia”, con la conseguenza di generare “spesso violenza, isolamento e rancori”.

Lo scrive Giulia Gibertoni (M5s) in una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa, dove segnala che la consulta regionale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati e le consulte locali, previste dalla legge regionale 5/2004, Norme per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati, “dovrebbero svolgere un ruolo importante per garantire la partecipazione e la rappresentanza delle comunità immigrate sul territorio regionale e un ruolo altrettanto importante potrebbero svolgere per la parità di genere”, che, tuttavia, non è prevista dalla norma regionale nella composizione di tali organismi.

Gibertoni impegna quindi la Giunta a rivisitare la legge 5/2004 nelle parti in cui si determina la composizione della consulta regionale in modo da favorire la parità di genere e a intervenire nelle sedi di raffronto Regione-Comuni affinché anche nella composizione delle consulte comunali sia accolto questo principio.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(ac)

 

 

 

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