“Siamo, siamo stati e saremo sempre al fianco dell’associazione familiari delle vittime del 2 agosto. La memoria è il vaccino all’oblio, al consegnare al silenzio i nostri drammi e i nostri dolori. La memoria è un esercizio del ricordo che permette di trasmettere di generazione in generazione i nostri valori democratici e costituzionali come in una staffetta di memoria che serve a tenere viva la nostra storia. E’ un impegno civile valido come non mai nel caso del 2 agosto, l’aggressione alla democrazia che cercò di piegare l’intera Italia per spianare la strada a un’involuzione antidemocratica che vedeva unite forme di neofascismo e gruppi di poteri occulti il cui unico obiettivo era cancellare le conquiste politiche, civili e sociali contenute nella Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza. Per questo anche quest’anno l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna è protagonista delle celebrazioni per il 45° anniversario della strage fascista alla stazione di Bologna. Da dieci anni, dal 2015, l’Assemblea legislativa ha deciso di dare vita a propri eventi in stretta collaborazione con l’Associazione dei famigliari delle vittime: è stato un lavoro lungo, appassionato, che coinvolge scuole e mondo della comunicazione. Collaborare con l’Associazione dei familiari è un onore: ne sosteniamo le iniziative e il lavoro, e le tante iniziative tra cui quelle nelle scuole che hanno visto la partecipazione di 8.500 studenti, l’aggiornamento delle Pillole di memoria e delle Mappe di memoria”
Così il Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna Maurizio Fabbri è intervenuto alla conferenza stampa di presentazione del programma delle celebrazioni del 45° anniversario della strage del 2 agosto 1980. Il presidente ha ricordato come, dal 25 luglio scorso, in Piazza Maggiore a Bologna vengano proiettate otto clip ognuna delle quali racconta le storie di chi ha perso un familiare, o è rimasto ferito, oppure ha prestato i soccorsi alla strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. Si tratta di testimonianze di tre minuti che saranno proiettate fino al 30 luglio, e poi il 4 e 5 agosto in occasione del 45esimo anniversario della Strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980: un progetto promosso dall’Associazione tra i familiari delle vittime e dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna in collaborazione con la Cineteca di Bologna e la Fondazione Bottega Finzioni. Le musiche originali sono di Paolo Fresu.
Questa sera viene proiettata la clip di Morena Verde che racconta la storia di sua sorella Rita, dipendente Cigar. Quel sabato mattina accettò di fare una mezza giornata di straordinari negli uffici sopra la stazione. Il 29 luglio ci sarà la storia di Dolores D’Elia, infermiera: vide arrivare una barella, poi l’altra, finché l’ospedale si riempì di persone con ferite gravi. “Ma fu molto difficile quando arrivarono le persone che cercavano i loro cari, non sapevamo come aiutarli”, racconterà. Il 30 luglio sarà proiettata la testimonianza di Paolo Bolognesi, presidente uscente dell’Associazione tra i familiari delle vittime. Sua suocera morì nella strage, suo figlio rimase ferito: in ospedale, lo riconobbe da una voglia che aveva nella pancia. Il 4 agosto sarà la volta di Leonardo Grassi, magistrato all’epoca arrivato da poco a Bologna, si occupò delle stragi dell’Italicus e del 2 agosto. L’ultima clip il 5 agosto. La protagonista è Paola Sola, storica segretaria dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage.
“È di poche settimane fa la sentenza con cui la magistratura ha ribadito la matrice della strage, il disegno eversivo che si celeva dietro. Ennesima sentenza che spazza via ogni penoso tentativo di depistaggio e che fa emergere con più forza la verità”, spiega Fabbri che sottolinea come “la digitalizzazione di tutti gli atti e il grande lavoro della magistratura ci hanno detto con chiarezza che gruppi neofascisti e parti deviate dello Stato e dei servizi segreti volevano creare terrore colpendo al cuore Bologna, la città medaglia d’oro per la resistenza. Ieri come oggi vogliamo ricordare uno per uno i morti e i feriti di quell’orribile 2 agosto 1980. Siamo vicini ai familiari delle vittime, siamo grati a Paolo Bolognesi per quanto fatto in questi anni alla guida dell’Associazione e siamo accanto a Paolo Lambertini per l’importante impegno che andrà ad assumere. Ricordiamo la reazione di Bologna: la straordinaria macchina dei soccorsi che scattò subito dopo la strage. L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna lotta perché tutta la verità venga accertata e perché la memoria si trasmetta di persona in persona, di generazione in generazione”.



