Ambiente e territorio

Bocchi (FdI): “Fare chiarezza sulle misure adottate per prevenire la dermatite nodulare bovina”

“L’eventuale diffusione del virus anche in Emilia-Romagna rappresenterebbe un grave rischio per la zootecnia regionale”

Fare chiarezza sulle misure adottate per prevenire e monitorare la dermatite nodulare bovina. È quanto chiede con un’interrogazione a risposta orale in commissione Priamo Bocchi (FdI).

“La Dermatite Nodulare Bovina (Lump Skin Disease – LSD) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i bovini, causando importanti danni sanitari ed economici agli allevamenti. Sono stati accertati casi di dermatite nodulare bovina sia in Sardegna sia nella provincia
di Mantova – spiega il consigliere – dove si è disposto il sequestro sanitario dell’allevamento interessato e l’abbattimento forzoso di circa 300 capi”.

Alla luce di questi episodi il consigliere ricorda che è stata istituita una zona di sorveglianza che comprende parte del territorio della Regione Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Ferrara.

“L’eventuale diffusione del virus anche in Emilia-Romagna rappresenterebbe un grave rischio per la zootecnia regionale, comparto strategico per l’economia agroalimentare del territorio. È necessario garantire un alto livello di sorveglianza – sottolinea Bocchi, che chiede alla Giunta – se siano stati accertati nuovi casi di Dermatite Nodulare Bovina in Emilia-Romagna, quali siano i protocolli di sorveglianza, se siano previste forme di compensazione o sostegno per le aziende agricole che rientrano nelle zone soggette a restrizioni sanitarie e se intenda promuovere o sostenere una campagna vaccinale preventiva contro la LSD”.

(Giorgia Tisselli)

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