“Solidarietà e sostegno alla relatrice speciale dell’Onu Francesca Albanese, riconoscendo il suo ruolo nella promozione dei diritti umani”.
La richiesta arriva, con una risoluzione rivolta alla giunta regionale, da Giovanni Gordini dei Civici con de Pascale, Paolo Trande e Simona Larghetti di Alleanza verdi sinistra, Simona Lembi del Partito democratico e Lorenzo Casadei del Movimento 5 stelle.
In particolare, i cinque consiglieri chiedono all’esecutivo regionale di “sollecitare il governo italiano affinché intervenga in sede diplomatica a tutela della dignità, dell’incolumità e della libertà di espressione della relatrice italiana nel pieno esercizio del suo mandato”. Contestualmente, propongono, poi, alla giunta di “promuovere, anche attraverso campagne di comunicazione, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul valore dell’indipendenza delle istituzioni internazionali e sulla difesa del diritto internazionale umanitario”.
“Francesca Albanese – spiegano Gordini e colleghi – ricopre, dal 2022, il ruolo di relatrice speciale dell’Onu sui diritti umani nei territori palestinesi occupati, lo scorso luglio il governo degli Stati Uniti ha annunciato l’imposizione di sanzioni personali nei suoi confronti, accusandola di aver incoraggiato la Corte penale internazionale a indagare su funzionari e imprese statunitensi e israeliane”. Proseguono: “Le annunciate sanzioni personali statunitensi rappresentano un precedente pericoloso che rischia di compromettere l’autonomia delle Nazioni unite e l’indipendenza della Corte penale internazionale”. I cinque consiglieri rilevano, poi, che “l’assenza di una ferma reazione da parte delle istituzioni italiane rischia di essere percepita come un segnale di debolezza nei confronti di pressioni politiche esterne”. Evidenziano: “La giurista, in quanto cittadina italiana, ha diritto anche alla tutela diplomatica da parte del governo italiano nell’ambito del proprio mandato alle Nazioni unite”. Concludono i cinque politici di sinistra: “Un’espressione ufficiale di sostegno da parte delle assemblee elettive regionali contribuirebbe a rafforzare la difesa dei diritti umani e dell’autonomia degli organismi internazionali, valorizzando l’impegno di Albanese, riconosciuto a livello internazionale”.
(Cristian Casali)



