Sanità e welfare

FdI: “La giunta riferisca sull’incontro con Aiop in merito alla richiesta di restituzione di somme erogate alle strutture sanitarie private nel 2020”

Con un’interrogazione Tagliaferri ed Evangelisti chiedono se sono stati stimati i potenziali oneri economici e reputazionali per la Regione in caso di apertura di un contenzioso giudiziario da parte delle strutture sanitarie private, e se tali valutazioni sono state condivise con l’Assemblea legislativa

La giunta renda noto l’esito dell’incontro del 31 luglio tra la Regione e l’Aiop (Associazione italiana ospedalità privata), con particolare riferimento alla richiesta di restituzione delle somme erogate alle strutture sanitarie private accreditate nel 2020 e alla posizione ufficiale della Regione sul contenzioso paventato dalle strutture coinvolte. Fratelli d’Italia, con un’interrogazione a prima firma Giancarlo Tagliaferri e sottoscritta da Marta Evangelisti sollecita l’esecutivo a rivedere la propria posizione sull’obbligo di restituzione delle somme e chiede di confermare l’attuale modello di sanità integrata pubblico-privato che durante  l’emergenza Covid-19, ha garantito continuità di cura e supporto alle strutture pubbliche.

“In base a tali accordi, deliberati dalla giunta regionale -ha ricordato Tagliaferri- furono erogati alle strutture sanitarie convenzionate acconti a titolo di ristoro per i costi sostenuti durante il periodo di sospensione delle prestazioni non urgenti. Secondo l’Aiop, tali ristori costituivano meri rimborsi per spese effettivamente sostenute, da inquadrare nel quadro normativo nazionale e non come sovvenzioni o extraprofitti. Da notizie recenti -ha aggiunto il consigliere- si apprende che il confronto tra Regione e Aiop ha avuto per oggetto la restituzione di circa 80 milioni di euro erogati come ristori nel 2020 e che la Regione ha ribadito la volontà di procedere alla revoca della delibera relativa agli indennizzi, sostenendo che si trattasse di anticipazioni da restituire. Allo stesso tempo, è stata annunciata la riapertura del tavolo di confronto su altri temi cruciali, quali la mobilità dei pazienti extraregionali e il tetto ai rimborsi per le prestazioni sanitarie erogate da strutture private accreditate”.

“La situazione di incertezza attuale -ha sottolineato Tagliaferri- rischia di creare un grave contenzioso tra Regione e sanità privata accreditata, compromettendo l’equilibrio del sistema sanitario integrato e generando potenziali ripercussioni anche sulla continuità assistenziale per i cittadini. La revoca unilaterale di atti di giunta legittimamente approvati e fondati su accordi in essere potrebbe configurare profili di criticità giuridica e rappresentare un precedente pericoloso sotto il profilo della certezza del diritto e della credibilità dell’ente regionale”.

Per queste ragioni Tagliaferri ed Evangelisti hanno presentato l’atto ispettivo con il quale chiedono “studio giuridico che giustifichi e supporti, sul piano normativo e amministrativo, la tesi secondo cui le risorse erogate alle strutture private accreditate nel 2020 sarebbero da considerarsi semplici anticipazioni soggette a restituzione” e se “sono stati stimati i potenziali oneri economici e reputazionali per la Regione in caso di apertura di un contenzioso giudiziario da parte delle strutture sanitarie private, e se tali valutazioni sono state condivise con l’Assemblea legislativa”.

(Lucia Paci)

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