La commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, ha approvato il regolamento che, in fase di prima applicazione della legge regionale per il sostegno all’economia circolare, disciplina i meccanismi di finanziamento e ripartizione del “Fondo d’ambito per la prevenzione e riduzione dei rifiuti”. Favorevoli all’atto Pd e Sel; non hanno partecipato al voto Ln, M5s, Fi e Fdi-An perchè, nonostante l’acquisizione da parte della commissione del parere legislativo in merito alla pregiudiziale di legittimità sollevata nella seduta precedente dal consigliere Galeazzo Bignami (Fi), “non hanno ritenuto ci fossero i requisiti per l’espressione del parere consultivo richiesto”.
Per Tommaso Foti (Fdi-An), il parere giuridico “non risponde compiutamente alle perplessità sul potere estensivo della Regione su una materia di competenza statale, peraltro modificata dopo l’approvazione della nostra legge regionale”. Nel regolamento, infine, sono presenti “due palesi antinomie rispetto alla norma regionale che richiedono una correzione da parte di Atersir”.
Stefano Bargi (Ln), manifestando “disagio per la tempistica di trasmissione del parere giuridico, che lascia intatti i dubbi sulla legittimità dell’atto,”, ha evidenziato come “il regolamento in oggetto differisca dalla bozza sulla quale ha lavorato la commissione tecnica indipendente che coadiuva Atersir”.
Andrea Bertani (M5s), confermando “di ritenere fondate le pregiudiziali di legittimità”, ha sottolineato “le criticità del regolamento in merito al metodo di computo di abitanti equivalenti per attività produttive, ai criteri di finanziamento e all’estensione ai gestori degli incentivi, che dovrebbero essere riservati solo ai Comuni”.
Per Galeazzo Bignami (Fi), “il regolamento è illegittimo perché viene fatto discendere da un’applicazione estensiva della legge regionale che pone a carico dei cittadini, tramite l’inserimento di una voce di costo in tariffa, la costituzione di parte del fondo incentivante”. I costi, spiega il consigliere, “dovrebbero essere a carico dei gestori, ma ciò non avviene per il problematico conflitto d’interesse che grava su Atersir, governata dai Comuni che sono soci dei gestori (multiservizi del calibro di Hera e Iren) e quindi contemporaneamente controllori e controllati”.
Luca Sabattini e Paolo Calvano, consiglieri Pd, hanno sottolineato come “le contestazioni delle opposizioni si appuntino più concretamente sulla legge regionale che sul regolamento, finalizzato a consentire ai Comuni di finanziare interventi e ai cittadini di venire premiati per comportamenti virtuosi”. In merito al conflitto d’interesse richiamato da Bignami, hanno ricordato che “è imminente l’istituzione dell’Authority nazionale sui rifiuti, anche se la costituzione di un’Autorità regionale è tema che la maggioranza sta analizzando”.
Per Yuri Torri (Sel) “la possibilità di effettuare una verifica sull’applicazione del regolamento dopo il primo anno, consentirà di valutare gli effetti della ripartizione del fondo e i risultati conseguiti dai Comuni, eventualmente correggendo quelli che anche Sel ritiene aspetti critici”.
(lg)