Sanità e welfare

WELFARE. ASSEGNO DI INVALIDITÀ PER TRAPIANTATI DI FEGATO, BIGNAMI E AIMI (FI) CHIEDONO REVISIONE DEI CRITERI DI EROGAZIONE

“La Regione proponga a organi competenti revisione dei limiti reddituali annui”

L’assegno di invalidità corrisposto ai trapiantati di fegato è al centro di un’interrogazione presentata da Galeazzo Bignami, primo firmatario, ed Enrico Aimi (Fi).

Persone che vengono sottoposte a un trapianto di fegato e che, in molti casi, sono costrette a interrompere permanentemente la propria attività lavorativa, assumendo in via continuativa farmaci salvavita, si troverebbero- riportano i consiglieri,- “nella condizione di percepire, nonostante anni di contributi versati, una pensione minima di circa 550 euro mensili e un assegno di invalidità al 100% di importo pari a circa 280 euro mensili”. Altri trapiantati, le cui condizioni cliniche si sono nel tempo stabilizzate,- aggiungono- si sarebbero visti “revocare l’assegno di invalidità del 100% e riconoscere solo il 75% dello stesso, venendo declassati nello scaglione di invalidità civile parziale (dal 74% al 99%) che prevede, per la corresponsione del corrispondente assegno di invalidità, il non superamento di un reddito annuo di circa 4.800 euro”.

Bignami e Aimi chiedono quindi alla Giunta regionale “di fare chiarezza su quanto esposto e se non ritenga opportuno proporre agli organi preposti una rivalutazione del limite reddituale annuo previsto dalle norme vigenti per l’ottenimento dell’assegno di invalidità civile parziale, sollecitandone l’equiparazione al limite reddituale annuo previsto per il percepimento dell’invalidità totale, circa 16.500 euro”.

(Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(lg)

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