Prevenire la presenza mafiosa in Emilia-Romagna.
A chiederlo è il Partito democratico con un’interrogazione a firma Francesco Critelli (primo firmatario), Simona Lembi e Paolo Calvano, in cui si ricorda come “il mutare delle proprie caratteristiche originarie a pro di un approccio prettamente finanziario ed economico consenta (alla criminalità organizzata, ndr) di mimetizzarsi il più possibile nell’economia legale è la cifra di un’evoluzione che ha permesso alle mafie presenti nel nostro territorio di radicarsi nella dimensione economica quotidiana, come dimostra anche il recentissimo sequestro di uno storico forno a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna, nell’ambito di un’inchiesta antimafia”.
Il Pd sottolinea l’impegno già realizzato in questi anni dalla Regione sul contrasto alle mafie, a partire dalla prima legge regionale per la legalità del 2016 a cui, nel 2019, sono seguiti il “Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili” e le “Disposizioni concernenti le aziende e i beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata”, oltre che il “Piano integrato delle azioni regionali per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile e la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi”, l’istituzione della “Consulta regionale per la legalità e la cittadinanza responsabile”, i diversi protocolli coi Tribunali regionali, la costituzione di un “Centro di documentazione regionale sui fenomeni connessi al crimine organizzato e mafioso, per favorire
iniziative culturali, raccolta di materiali e per conservarne la memoria storica”, il coinvolgimento delle parti economiche e sociali in un progetto condiviso di prevenzione e contrasto, a partire dal “Patto per il Lavoro”.
Alla luce di tutto questo il Partito democratico chiede alla giunta di sapere quali azioni e collaborazioni la Regione abbia già intrapreso e quali intenda mettere in campo, nei limiti delle proprie competenze, al fine di prevenire la presenza mafiosa in Emilia-Romagna.
(Luca Molinari)



