“Chiarire lo stato attuale dell’iter autorizzativo, progettuale ed esecutivo, dell’autostrada regionale Cispadana e quali sono le tempistiche previste per l’avvio dei cantieri e per il completamento dell’opera principale”.
Il consigliere di Fratelli d’Italia Priamo Bocchi si rivolge alla giunta regionale con un atto ispettivo sull’autostrada Cispadana, “collegamento inserito negli strumenti di pianificazione della Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di razionalizzare la rete infrastrutturale al servizio dei territori attraversati e di favorire una maggiore connessione tra i principali itinerari nord-sud del Paese”.
Rimarcando come la Cispadana “intercetti direttrici autostradali di rilevanza nazionale ed europea quali l’A1/Autocisa, l’Autobrennero (A22), l’A13/E55 e, tramite quest’ultima, anche l’E45/A14, configurandosi come un tracciato alternativo al congestionato asse centrale del corridoio della via Emilia (A1/A14)”, il consigliere ricorda in particolare gli assi complementari e di adduzione, “fra cui il prolungamento della Cispadana verso Coenzo e Parma, con la realizzazione di un nuovo ponte sul fiume Enza che colleghi Brescello e Coenzo, consentendo di bypassare i centri abitati di Lentigione e Sorbolo Levante”.
“A fronte dell’interesse e dell’impegno ribadito dalla Regione in diversi incontri pubblici per portare a compimento quest’opera strategica -continua Bocchi- permangono incertezze sulle tempistiche concrete di realizzazione, sia dell’asse autostradale principale che degli interventi complementari” e da ciò trae origine l’interrogazione.
In particolare, Priamo Bocchi chiede conferma della realizzazione del prolungamento verso Coenzo e Parma, comprensivo del nuovo ponte sull’Enza.
Oltre a chiedere i tempi di avvio e di chiusura per i cantieri di questa diramazione, il consigliere di Fratelli d’Italia sollecita anche “momenti di aggiornamento pubblico e confronto con gli enti locali e i cittadini dei territori coinvolti, anche al fine di garantire trasparenza e condivisione nell’avanzamento del progetto”.
(Luca Boccaletti)



