La maggioranza di centrosinistra promuove il lavoro della giunta, mentre il centrodestra, pur apprezzando l’impegno dell’amministrazione regionale, chiede interventi più mirati, a partire dal cambio della legge regionale sui giovani.
Così le forze politiche hanno commentato le comunicazioni dell’assessora al Welfare Isabella Conti relativo allo stanziamento di 8 milioni di euro per finanziare misure regionali a sostegno dell’adolescenza e della preadolescenza, in primo ruolo rivolti al contrasto alla povertà educativa e all’educazione all’uso delle tecnologie digitali. Conti è intervenuta nel corso delle commissioni Sanità e Scuola convocate in riunione congiunta e presiedute, rispettivamente, da Gian Carlo Muzzarelli e Maria Costi.
“Non sono mai stati così consistenti gli investimenti messi in campo per adolescenza e preadolescenza: rileviamo che una componente importante delle fragilità riguarda questa fascia d’età. Negli ultimi anni più del 10% dei giovani ha avuto almeno un accesso in neuropsichiatria. Le politiche attivate sono importanti e crediamo fortemente nel dovere delle istituzioni non solo di sostenere ma anche di promuovere il benessere dei giovani”, spiega Conti. Che aggiunge: “L’eccessiva esposizione al digitale rappresenta un problema: finanziamo con 600mila euro progetti per formare gli operatori sull’impatto di questi strumenti e abbiamo chiesto ai comuni di dedicare una settimana al mese alla disconnessione, con spazi dedicati. Inoltre, 2,35 milioni serviranno a finanziare iniziative sul contrasto alla povertà educativa e al ritiro sociale. Sul bando adolescenza l’investimento è pari a 800mila euro. Inoltre, ci sono 2,5 milioni per l’orientamento scolastico. Infine, stanziamo 2 milioni per il progetto scuole aperte”.
A introdurre i lavori è stato il presidente Muzzarelli: “Quello dell’adolescenza e della preadolescenza è un tema fondamentale. I giovani e le famiglie – spiega – devono essere un riferimento certo. Non è solo questione di risorse, pure fondamentali: dobbiamo sapere verificare le mutazioni sociali coinvolgendo i giovani. Dal Covid in poi abbiamo riscontrato una crescente inquietudine fra giovani e giovanissimi, in quanto la metà dei giovani ha sperimentato stati di ansia. Mettiamo al centro la scuola, che deve essere un luogo inclusivo in cui si creano relazioni”. Dal canto suo la presidente Costi ha ribadito la necessità di fare rete: “È importante investire risorse su adolescenza e preadolescenza, così come è importante l’impegno della Regione Emilia-Romagna. Per questo è necessario fortificare la rete come sta già facendo l’assessorato”.
Il dibattito fra i consiglieri regionali
“I dati sono sconvolgenti e bisogna intervenire. La legge regionale sulla materia risale al 2008, serve valutare la modifica di una norma datata per agevolare il lavoro politico. Nel merito, partiamo da quello che manca ma a mio giudizio occorre iniziare da quello che già c’è, a partire dalle sperimentazioni fruttuose portate avanti dalle scuole”, rimarca Valentina Castaldini (Forza Italia).
Fabrizio Castellari (Partito democratico) parla di un’alleanza fra scuola, famiglie e istituzioni: “Il tema è al centro di questo mandato e prioritaria è la questione delle fragilità. Serve lavorare per favorire un’alleanza fra le famiglie, la scuola, le istituzioni e tutti gli attori coinvolti sul problema. Questa è una sfida importante”.
Sul tema interviene anche Ludovica Carla Ferrari (Partito democratico): “C’è preoccupazione per la crescita delle fragilità fra i giovani, collegate in parte anche all’uso di strumenti digitali. I problemi vanno affrontati in modo tempestivo e anche la scuola deve innovarsi. È però sbagliato parlare di una generazione problematica; adolescenti e preadolescenti devono essere supportati e sostenuti”. Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) sottolinea “l’importanza delle iniziative della giunta, ma serve anche una valutazione almeno annuale sull’avanzamento e sull’impatto di queste azioni”. Prosegue: “Importante poi il ruolo degli adulti, che devono essere un esempio per i giovani, i quali devono essere adeguatamente sostenuti”.
Vincenzo Paldino (Civici con de Pascale) interviene sul ruolo della scuola: “Importante il ruolo della scuola, anche l’utilizzo del registro elettronico con queste modalità non appare adeguato, in quanto è sbagliato il controllo ossessivo. Non dobbiamo demonizzare le tecnologie ma serve intervenire per contrastarne utilizzi tossici”.
Per Simona Larghetti (Alleanza verdi sinistra) i social devono essere vietati ai minori: “È importante riflettere sul dialogo tra famiglie e scuola e serve più armonia per comprendere quali sono quegli spazi dove il genitore non deve entrare. Centrale poi è il tema del divario digitale. I social devono essere vietati ai minori e il cellulare non è uno strumento adatto ai minori”.
Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) si concentra sul tema della cultura: “La logica non deve essere solo sanzionatoria. C’è una questione pedagogica, in quanto è difficile fare passare i messaggi ai giovani. Serve un approccio culturale per mettere insieme elementi di ricchezza e di approfondimento”.
Per Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia) serve cambiare mentalità: “La fotografia è preoccupante, la società si è evoluta e in parte ci è sfuggita di mano. Serve cambiare mentalità, bisogna modificare la legge regionale in materia e le pratiche sbagliate vanno sostituite con pratiche adeguate. Penso, ad esempio, all’importanza dello sport, che in certi casi può essere salvifico”.
Paolo Trande (Alleanza verdi sinistra) chiede di non trascurare il tema dell’organizzazione sociale: “I rischi sono due. Il primo è quello di semplificare troppo e il secondo è quello di eccesso di paternalismo e maternalismo. L’evento finale non deve essere scambiato come causa unica dell’effetto, in quanto la situazione è più complessa. Serve ragionare prima di tutto su come abbiamo organizzato la società, oggi fortemente competitiva, e bisogna lavorare sulle responsabilità, che non possono essere sempre direzionate al controllo sui figli ma anche sull’attenzione alla gestione dei rapporti”.
(Cristian Casali)



