“Chiarire le modalità adottate dalle scuole dell’Emilia-Romagna nel ritiro e nella custodia dei cellulari e specificare se i vari regolamenti interni degli istituti siano compatibili con le normative nazionali vigenti”.
Giancarlo Tagliaferri (FdI) interroga la giunta in vista dell’inizio scolastico, che, in ossequio alle linee guida nazionali, sancisce anche in Emilia-Romagna “l’obiettivo educativo di ridurre le distrazioni e contrastare la dipendenza digitale, come ribadito anche dall’assessora alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale, politiche giovanili Isabella Conti, che ha parlato di ‘digital detox’ e di percorsi formativi per ridurre l’uso eccessivo dei dispositivi mobili”.
Proprio la custodia dei ‘telefonini’ pare aprire questioni rilevanti sul piano giuridico, in quanto sembrerebbe configurarsi un obbligo di custodia e vigilanza da parte dell’istituto scolastico a prescindere da qualunque regolamento interno o liberatoria firmata.
In considerazione della nota ministeriale sullo stop agli smartphone e al testo unico in materia di istruzione, Tagliaferri chiede anche un dettaglio sui progetti regionali ‘digital detox’, affinché “tali progetti non producano effetti collaterali che scarichino responsabilità sulle famiglie senza offrire tutele reali”.
In via più generale, infine, l’auspicio “a predisporre, in raccordo con il ministero dell’Istruzione e del merito, linee guida chiare rivolte ai dirigenti scolastici, così da uniformare i comportamenti e garantire la piena tutela dei diritti di studenti e famiglie oltre a fornire, in dettaglio, le iniziative concrete che l’assessorato alla Scuola, università, ricerca, agenda digitale, politiche giovanili, guidato dall’Assessore Isabella Conti, intende assumere per passare dalle dichiarazioni di principio a misure effettive di responsabilità e garanzia”.
(Luca Boccaletti)



