La Regione prenda posizione sulle politiche di riduzione del danno relative all’uso di crack messe in capo dal Comune di Bologna.
A chiedere alla giunta di esprimersi sulla distribuzione gratuita di “pipe” da parte di Palazzo d’Accursio è Simona Lembi (Pd) che ricorda come “queste iniziative si inseriscono nel più vasto contesto delle politiche messe in atto per la prevenzione ed il contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti”. Lembi sottolinea come “le politiche di presidio del territorio, repressione dello spaccio e, ancora prima, di smantellamento delle organizzazioni criminali che lo gestiscono competono allo Stato, ma a Bologna hanno mostrato, molti limiti evidenziati anche dalle numerose segnalazioni di cittadine e cittadini, parti integranti del dossier che il Comune di Bologna ha presentato in procura l’11 settembre scorso”.
“Quanto fatto dal Comune di Bologna rientra a pieno all’interno delle politiche di riduzione del danno previsto da scelte nazionali e da un pronunciamento del Parlamento europeo avvenuta negli anni ’90. La riduzione del danno è anche distribuzione di siringhe monouso, attività delle unità di strada”, spiega l’assessore alla Sanità Massimo Fabi che ricorda come su queste attività vi siano report periodici per verificare la situazione.
Parole alla luce delle quali Lembi si è detta soddisfatta perché “l’assessore ha confermato che ci sono due tipi di approccio: quello securitario che ignora il problema all’origine per arrivarne alla repressione e quello che interviene all’origine del problemi cercando di prevenirli”.
(Luca Molinari)