Imprese lavoro e turismo

Bocchi (FdI): “Centri per l’impiego, chiarirne l’efficacia”

“L’obiettivo è rendere i Centri per l’Impiego sempre più trasparenti, rapidi e vicini alle esigenze dei cittadini e delle imprese”, ha risposto l’assessore Paglia

Chiarire il funzionamento e l’efficacia dei Centri per l’impiego in Emilia-Romagna. A chiederlo, con un’interpellanza, è Priamo Bocchi (FdI) per il quale “i Centri per l’impiego sono il principale punto di accesso pubblico ai servizi per il lavoro e alle politiche attive in Regione Emilia-Romagna. Negli ultimi anni sono stati raggiunti numeri elevati di utenti con circa 20.000 persone che hanno sottoscritto un Patto di Servizio (PDS) con i CPI, anche perché il Pnrr ha messo a disposizione risorse rilevanti per potenziare i servizi e facilitare l’inserimento lavorativo, ma i dati quantitativi relativi ai Centri per l’Impiego, come il numero di PDS sottoscritti, non consentono di comprendere adeguatamente il reale impatto in termini di inserimento lavorativo e opportunità concrete offerte ai cittadini. Il PDS rischia di rimanere un mero documento amministrativo che produce benefici economici soprattutto ai soggetti attuatori, mentre gli utenti spesso trovano lavoro in autonomia, senza un supporto effettivo da parte dei servizi regionali”.

Inoltre, continua il consigliere “nel territorio di Parma, a differenza di altre province come Bologna, Modena, Reggio Emilia e la Romagna dove sono attivi progetti sperimentali innovativi, l’unico progetto speciale risulta essere una convenzione con il Comune di Parma per la conciliazione tra tempi di vita e lavoro”.

Per Bocchi non risulta chiaro se i servizi dei CPI stiano effettivamente accompagnando i lavoratori verso l’assunzione, pertanto chiede alla Giunta: “qual è l’effettivo impatto dei Patti di Servizio in termini di inserimenti lavorati concreti, quanti tirocini formativi sono attivati direttamente dai CPI rispetto a quelli gestiti dai soggetti accreditati, quali sono le azioni previste per migliorare il progetto speciale di Parma e come viene monitorato l’utilizzo delle risorse PNRR per assicurare un reale supporto  all’inserimento lavorativo”.

La risposta della giunta è affidata all’assessore al Lavoro Giovanni Paglia  per il quale “le persone prese in carico nell’ambito del programma Goal, attraverso la profilazione quantitativa e qualitativa, fra il 20 luglio 2022 e il 30 giugno 2025, quindi in un arco temporale di circa tre anni, sono state 270.435 mila. Nel complesso, il 48,7% dopo la presa in carico Goal ha avuto un rapporto di lavoro di almeno sei mesi. Per quanto riguarda i tirocini, da gennaio 2024 ad oggi l’Agenzia regionale per il lavoro attraverso i centri per l’impiego ha promosso 556 tirocini. Questi dati dimostrano che stiamo garantendo, da un lato prese in carico significative, ma anche risultati occupazionali concreti rispetto ad una mole molto ampia di persone. Per quanto riguarda Parma, l’Agenzia regionale per il lavoro e il comune hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere gli strumenti di conciliazione vita, lavoro rivolto a disoccupati e lavoratori. In generale, l’obiettivo è rendere i Centri per l’Impiego sempre più trasparenti, rapidi e vicini alle esigenze, da un lato dei cittadini, e dall’altro alle imprese del nostro territorio. La dotazione straordinaria di fondi che abbiamo ricevuto con il PNRR ci ha dato l’occasione di uniformare le procedure e darci degli obiettivi innovativi”.

“La risposta mi soddisfa parzialmente perché – ha replicato Bocchi – è uno sforzo economico importante e, al di là dei numeri, non sciolgo le riserve sull’obiettivo. Molte persone il lavoro lo hanno trovato autonomamente. Ci sono testimonianza di tanti giovani che hanno frequentato i centri per l’impiego, che dicono di aver ricevuto una formazione ed un supporto molto approssimativo, sommario e superficiale. È un settore sul quale dovremmo mantenere fisso un occhio, sarebbe necessaria una riforma di queste strutture”.

(Giorgia Tisselli)

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