Ambiente e territorio

Evangelisti (FdI): “Chiarezza sulla ripartizione dei costi post mortem della discarica di Sant’Agata Bolognese”

“Nell’agosto 2024 – ricorda la consigliera – i sindaci dei Comuni del bacino di Geovest avrebbero inviato una lettera alla Regione Emilia-Romagna e ad Atersir, esprimendo la loro contrarietà sui criteri scelti per ripartire tali costi”

La giunta chiarisca secondo quali criteri tecnici ed economici sia stata definita la ripartizione dei costi di gestione post-mortem della discarica di Sant’Agata Bolognese da parte del Consiglio d’Ambito e come la Regione giustifichi l’aumento delle tariffe e le disparità di trattamento, in particolare per il bacino Geovest.

E’ la richiesta che arriva dalla capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, con un’interrogazione all’esecutivo regionale.

“Nell’agosto 2024 – ricorda la consigliera – i sindaci dei Comuni del bacino di Geovest avrebbero inviato una lettera alla Regione Emilia-Romagna e ad Atersir, esprimendo la loro contrarietà sui criteri scelti per ripartire tali costi. Tali criteri risulterebbero penalizzanti per il bacino Geovest e pochi altri, con un notevole aumento dei costi a carico dei cittadini”. I sindaci, si evidenzia nell’atto ispettivo, avrebbero contestato “l’assenza di criteri trasparenti volti a chiarire tali disomogeneità e incrementi tariffari” e sarebbe stata criticata anche la metodologia di calcolo di Atersir “che non valorizza la produzione di energia da biogas e i relativi investimenti, ma considera solo gli oneri di ammortamento”.

La consigliera, oltre a sottolineare i contenuti della normativa statale ed europea in materia, richiama anche il parere 673/2022 del Consiglio di Stato “che ha chiarito che le garanzie finanziarie sulle discariche servono a coprire eventuali ripristini ambientali e che la Regione non può introdurre regole innovative in materia di fidejussioni né sostituirsi allo Stato”. “Sarebbe dunque discutibile che la Regione, attraverso le deliberazioni del Consiglio d’Ambito, scaricasse sugli utenti i costi della gestione post-operativa senza adeguate verifiche, generando un aumento delle tariffe e contravvenendo al principio secondo cui i costi devono essere coperti dalle tariffe già riscosse”, prosegue Evangelisti.

Da qui l’interrogazione alla giunta alla quale si chiede di fare chiarezza sulla vicenda e di indicare “quali iniziative intenda assumere per definire criteri più equi e trasparenti nella gestione post-operativa delle discariche, garantendo tariffe proporzionate e conformi alla legge”. Infine, si chiede all’esecutivo regionale “se ritenga necessario convocare con urgenza Atersir e i sindaci del bacino Geovest per un confronto diretto, così da individuare soluzioni rispettose delle norme nazionali ed europee ed evitare che i cittadini paghino due volte lo stesso servizio”.

(Brigida Miranda)

 

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