Sanità e welfare

Tagliaferri (FdI): “Garantire che i cittadini non siano costretti a rivolgersi al privato per la riabilitazione”

“Fuori dal Coro”, su Rete4, ha raccontato la vicenda di un cittadino piacentino che a seguito di un ictus durante un intervento chirurgico è stato costretto a rivolgersi a una struttura privata per la riabilitazione, con costi pari a circa 500 € al giorno”

Garantire che i cittadini non siano costretti a rivolgersi al privato per la riabilitazione. Giancarlo Tagliaferri (FdI) con un’interrogazione chiede alla Regione se conferma che, al momento della richiesta di riabilitazione di un paziente piacentino, costretto a rivolgersi a una struttura privata, non vi fossero posti disponibili nelle strutture convenzionate dell’Ausl di Piacenza.

“Nei giorni scorsi la trasmissione televisiva “Fuori dal Coro”, su Rete4, ha raccontato la vicenda di un cittadino piacentino, artigiano di 59 anni, che a seguito di un ictus durante un intervento chirurgico è stato costretto a rivolgersi a una struttura privata per la riabilitazione, con costi pari a circa 500 euro al giorno, dopo che le strutture convenzionate non avevano posti disponibili. Il servizio – spiega il consigliere – ha evidenziato come tale situazione abbia prosciugato i risparmi della famiglia, mettendo in luce le criticità delle liste d’attesa e della programmazione dei servizi riabilitativi a Piacenza.

Successivamente, i vertici dell’Ausl di Piacenza hanno replicato dichiarando che il paziente sarebbe stato in parte già preso in carico dal pubblico, parlando di “trasmissione faziosa” e ventilando ipotesi di querele – inoltre, continua – l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Fabi, è stato chiamato in causa in un incontro chiarificatore previsto per novembre, senza però fornire risposte immediate sul caso”.

Per Tagliaferri le liste d’attesa rimangono uno dei nodi principali del Servizio sanitario regionale, con le ripercussioni più gravi nelle province periferiche come Piacenza. Ed, alla luce del caso descritto, interroga la Giunta per sapere “come intenda garantire che casi simili non costringano più i cittadini a rivolgersi al privato prosciugando i propri risparmi, quali siano i dati aggiornati degli ultimi 3 anni relativi ai tempi medi di attesa per percorsi riabilitativi urgenti in provincia di Piacenza e come si confrontino con quelli delle altre province emiliano-romagnole”.

 

(Giorgia Tisselli)

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