Le associazioni dei consumatori gestiranno gli sportelli rivolti alla cittadinanza sull’Appennino emiliano-romagnolo e nelle aree interne.
Saranno aperti un giorno alla settimana con l’obiettivo di andare incontro a chi vive nelle zone più disagiate della regione e portare a queste persone i servizi utili a contrastare truffe e a fornire tutte le informazioni necessarie per districarsi nel mondo dei contratti per servizi quali per esempio telefonia, gas, luce.
L’Assemblea legislativa ha approvato la variazione di bilancio da 200mila euro necessaria a far decollare un progetto biennale (2025-2026) inserito all’interno del piano regionale a tutela dei consumatori che permetterà una maggior contatto diretto tra la popolazione dell’Appennino, in gran parte anziana, e chi di professione si occupa di tutelare i consumatori. Il progetto nasce da una richiesta delle associazioni dei consumatori e dal loro coordinamento regionale e vedrà l’avvio con l’apertura dei primi sportelli entro la fine del 2025 per andare a regime nel 2026.
“Vogliamo dare vita a un progetto sperimentale da realizzare insieme alle associazioni dei consumatori per venire incontro alle esigenze dei cittadini, specie quelli che abitano in zone dove è più difficile ottenere informazioni e assistenza: vogliamo che tutti i cittadini abbiamo gli stessi diritti previsti per i consumatori”, spiega la sottosegretaria alla Presidenza della giunta Manuela Rontini.
“In Appennino ci sono molti problemi per assenza di connessione Internet, mobilità e altri temi: oggi sappiamo che i cittadini potranno andare a lamentarsi negli sportelli gestiti dalle associazioni dei consumatori grazie all’intervento della Regione”, spiega non senza ironia Priamo Bocchi (Fdi),che avanza anche dubbi sulla gestione delle risorse, parlando di scarsa trasparenza e paventando una distribuzione poco equa fra le varie associazioni di categoria.
“Sono sconcertato dalle parole di Bocchi: si vogliono trovare criticità anche dove non ci sono. Le associazioni dei consumatori hanno fortemente voluto un’iniziativa che punta a ridurre le diseguaglianze tra chi vive in città, dove c’è già una rete di uffici delle associazioni, e chi invece, stando in Appenino o nelle aree interne, non ha questa possibilità, dato che in queste zone le associazioni non hanno ancora una presenza capillare”, spiega Vincenzo Paldino (Civici), che ha fortemente voluto il progetto e che invita Bocchi a essere più chiaro nelle sue critiche indicando a chi si riferisce.
Parole alla luce della quali Marta Evangelisti (FdI) e lo stesso Bocchi chiedono, a loro volta, a Paldino di chiarire le proprie parole.
“O riteniamo che le attività svolte delle associazioni dei consumatori siano giuste e allora vanno incentivate anche in Appennino e nelle zone più svantaggiate, oppure se non servono l’atto amministrativo è sbagliato: per noi è un’attività molto importante e quindi sosteniamo questo progetto perché dà un’opportunità in più al territorio”, spiega Francesca Lucchi (Pd), mentre Alberto Ferrero (FdI) ricorda come “si stanno per erogare 200mila euro in due anni in attività che non servono ai cittadini. In montagna c’è bisogno di strade asfaltate e servizi, non di un progetto come questo”.
Marco Mastacchi (Rete civica) ha motivato il proprio voto di astensione ricordando come “le finalità del progetto siano condivisibili, anche se sussistono sono molti dubbi su come si pensi di realizzarlo”, mentre Paolo Calvano (Pd) critica il centrodestra sottolineando come “a fronte di un progetto che può essere subito attuato, dal centrodestra ci sentiamo dire che serve altro. Noi crediamo nel sostegno alle aree interne e non da oggi”.
Critico con il provvedimento, invece, è Alessandro Aragona (FdI) che ha sottolineato come le risorse previste per questo progetto potessero essere spese meglio e che comunque il progetto stesso sia insufficiente per raggiungere gli obiettivi prefissati: “Il governo, invece, – afferma il consigliere – sulla montagna ci crede e sta investendo molte risorse”, mentre Barbara Lori (Pd) ribadisce la bontà delle politiche pubbliche messe in campo dalla Regione a sostegno della montagna”.
(Luca Molinari)



