Sanità e welfare

Tagliaferri (FdI): presenza stabile di un geriatra nella CRA “Vittorio Emanuele” di Piacenza

“L’assenza del geriatra non dipende da motivi economici, ma da scelte organizzative coerenti con la normativa vigente”

Serve la presenza stabile di un geriatra nella CRA “Vittorio Emanuele” di Piacenza.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (FdI) che ricorda come “l’assessore Isabella Conti ha risposto alla mia precedente interrogazione sulla CRA “Vittorio Emanuele” limitandosi a richiamare la conformità della struttura ai requisiti minimi di accreditamento previsti dalle norme regionali e l’amministratore Unico di ASP Città di Piacenza Andrea Chiozza ha chiarito che la normativa vigente non prevede l’obbligo della presenza di un geriatra in CRA, che in molte Regioni italiane vigono criteri simili, e che presso il Vittorio Emanuele operano tre medici con complessive 78 ore settimanali di presenza: lo stesso Chiozza ha dichiarato che l’assenza del geriatra non dipende da motivi economici, ma da scelte organizzative coerenti con la normativa”.

Per Tagliaferri, però, “la non obbligatorietà normativa non esclude la necessità di valutare l’opportunità di aggiornare gli standard, alla luce della crescente complessità clinica della popolazione anziana ospite delle CRA: la geriatria rappresenta una competenza specialistica dedicata proprio ai bisogni multidimensionali della persona anziana fragile e le famiglie continuano a segnalare disagi concreti e chiedono garanzie reali, non semplici
conformità formali”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta se ritenga ancora sufficiente basarsi su standard che non prevedono la figura del geriatra, nonostante l’evidente complessità clinica della popolazione ospite e se non ritenga opportuno avviare una sperimentazione pilota con geriatra stabile presso
la CRA “Vittorio Emanuele” di Piacenza”

Tagliaferri invita, inoltre, l’esecutivo regionale a valutare l’aggiornamento della normativa di accreditamento in vigore introducendo requisiti più stringenti in tema di competenze mediche specialistiche e a chiarire se le ore mediche dichiarate da ASP (78 ore settimanali complessive) siano ritenute proporzionate al numero di ospiti effettivi presenti.

Tra le altre richieste c’è quella di attivare strumenti di trasparenza per le famiglie (report su ore mediche, indicatori clinici, assemblee periodiche con direzione e AUSL) e che la commissione regionale competente convochi in tempi rapidi una audizione con ASP Città di Piacenza, AUSL, rappresentanti delle famiglie e l’Assessorato regionale, per affrontare in modo trasparente il tema della presenza medica specialistica nelle CRA.

(Luca Molinari)

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