Vivi in Appennino o in zone periferiche dell’Emilia-Romagna e sei costretto a spostarti se devi sbrigare pratiche burocratiche? Presto questo disagio sarà alleggerito grazie a un progetto della Regione: un giorno a settimana saranno aperti appositi sportelli, gestiti dalle associazioni di consumatori, utili a fornire informazioni per contrastare truffe e districarsi nel mondo dei contratti per servizi quali per esempio telefonia, gas, luce. Per concretizzare questa opportunità, che entrerà a regime nel 2026, l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato una variazione di bilancio da 200mila euro nell’ottica di tutelare i consumatori, in particolare anziani e residenti in aree isolate.
È uno dei tanti temi trattati nel mese di settembre dall’Assemblea legislativa, nel corso delle due sedute svolte il 16 e il 29 settembre. Fra questi, ci sono le due risoluzioni (ovvero gli atti di indirizzo politico) riguardanti la distribuzione dei farmaci. La prima, presentata da Nicola Marcello (Fratelli d’Italia) chiedeva di incentivare la distribuzione dei farmaci di classe A nelle farmacie territoriali e di ampliare la gamma di farmaci distribuibili al di fuori delle strutture ospedaliere, in particolare nelle aree montane e disagiate. All’atto di indirizzo del centrodestra è stata abbinata una risoluzione sullo stesso tema, l’unica a essere approvata, presentata Giovanni Gordini (Civici con de Pascale), la cui richiesta è di confermare e rafforzare l’attuale modello integrato di distribuzione dei farmaci e valorizzate le farmacie rurali.
Sempre a settembre è ripreso anche il lavoro delle commissioni assembleari che rappresentano un passaggio importante del procedimento legislativo regionale. Nella commissione Territorio, Ambiente e Mobilità, Francesco Sassone (FdI) ha presentato un progetto di legge che chiede di introdurre novità nelle norme che regolano le assegnazioni delle case popolari, come, ad esempio, quella di portare a cinque gli anni di residenza o di attività lavorativa del richiedente per poter accedere ai bandi e di escludere dall’accesso chi ha riportato una condanna per reati gravi.
Non è mancato uno sguardo su quanto sta accadendo nel mondo, in particolare a Gaza. Pd-Civici-Avs-M5s hanno presentato una risoluzione a prima firma Giovanni Gordini (Civici), approvata in commissione Giovani e Politiche per il lavoro, che chiede di appoggiare la campagna di assegnazione del Premio Nobel per la pace ai bambini palestinesi, di garantire il rispetto dei diritti umani e la protezione dei civili nonché di assicurare l’accesso incondizionato degli aiuti umanitari nella striscia di Gaza.
In commissione Giovani e Politiche per il lavoro, i rappresentanti sindacali in materia di sicurezza e legalità di Cgil, Cisl e Uil hanno lanciato l’allarme morti sul lavoro: nel 2025, da gennaio a settembre, sono state 47 le persone decedute sul lavoro in Emilia-Romagna. A queste si aggiungono 4.878 casi di malattie professionali e 45.438 infortuni denunciati. A preoccupare è anche l’aumento delle ore di cassa integrazione: +20% rispetto all’anno scorso. Da parte di consiglieri e consigliere è emersa forte la necessità di garantire legalità sui posti di lavoro, presupposto fondamentale per assicurare sicurezza e diritti.
Altro tema caldo il sistema sanitario regionale: la commissione Politiche per Salute ha fatto il punto sul ruolo centrale dei medici e pediatri di base. Pur con visioni diverse – per la maggioranza di centro sinistra servono maggiori investimenti statali sulla sanità mentre per il centrodestra a fare di più deve essere la Regione – è condivisa la necessità di riorganizzare il sistema rafforzando la centralità della cura.
In vista della seduta d’Aula del 14 e 15 ottobre, in cui si voterà il relativo Piano 2026-2028 degli interventi, la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo – strumento della Regione Emilia-Romagna per l’attuazione degli interventi in favore dei nostri concittadini all’estero – ha fornito alcuni dati in Commissione Parità e cultura: sono sempre più numerosi gli emiliano-romagnoli che si trasferiscono all’estero. Dai 242.303 nel 2022 si è passati ai 265.103 nel 2024, con una crescita di quasi il 10%. Le partenze si registrano soprattutto dalle grandi città, contrariamente a quanto avveniva in passato, quando le grandi migrazioni interessavano in particolare le zone periferiche. Oltre un milione di euro la cifra investita dalla Consulta per i 112 progetti rivolti ai nostri concittadini che vivono all’estero.
Sono stati sette i progetti di legge di iniziativa popolare a cui l’Assemblea legislativa ha confermato l’assegnazione alle rispettive commissioni assembleari per seguire l’iter di legge. Dalla tutela delle acque all’istituzione del servizio psicologico di base passando per nuove norme per la tutela del suolo, la riduzione dell’impronta ecologica, l’arresto del consumo di territorio, l’assistenza sanitaria, il suicidio medicalmente assistito e l’interruzione dell’iter per l’autonomia regionale, sono i temi oggetto dei progetti di legge presentati.
Via libera, infine, dell’Assemblea legislativa al Bilancio consolidato 2024, il documento che riassume il quadro finanziario della Regione Emilia-Romagna (giunta, Assemblea legislativa, società partecipate) che è stato illustrato dall’assessore al Bilancio Davide Baruffi: il risultato economico è di 230.528.507,36 di euro. Per il centrosinistra si tratta della conferma del buon governo dell’Emilia-Romagna, mentre il centrodestra chiede più trasparenza sulle società partecipate, sottolineando come alcune abbiano problemi di pareggio di bilancio.
(Lucia Paci)



