Sanità e welfare

Mastacchi (Rete civica): “Pieno riconoscimento della figura del caregiver familiare”

Il consigliere sottolinea che questa figura opera senza un riconoscimento giuridico, economico e previdenziale adeguato

Marco Mastacchi (Rete civica) con una risoluzione impegna le Regione a farsi promotrice di un confronto con il governo e con la Conferenza delle Regioni, volto al pieno riconoscimento della figura professionale del caregiver familiare, valorizzando le competenze specifiche, meritevoli di una qualifica autonoma e di una normativa organica, capaci di garantirne piena dignità e adeguata tutela all’interno delle politiche sociosanitarie.

“Secondo i dati 2024 dell’Osservatorio DOMINA e del CNEL, in Italia oltre 3,2 milioni di caregiver hanno abbandonato il lavoro per dedicarsi all’assistenza, mentre 2 milioni hanno scelto il part-time. Questa condizione – sottolinea il consigliere – genera conseguenze rilevanti non solo sul piano individuale, ma anche su quello sociale ed economico. Attualmente, la figura del caregiver opera senza un riconoscimento giuridico, economico e previdenziale adeguato, pur svolgendo mansioni che richiedono competenze paragonabili a quelle di operatori socio-sanitari e, in alcuni casi, infermieristiche”.

Mastacchi ricorda come la Regione Emilia-Romagna sia stata la prima in Italia a riconoscere formalmente la figura del caregiver familiare con la Legge Regionale n. 2 del 2014 e che tale riconoscimento sia stato ulteriormente rafforzato con la Legge Regionale n. 5 del 2024, che ha istituito il Fondo regionale Caregiver, finanziato nel 2025 con 3 milioni di euro, a cui si aggiungono 2,3 milioni provenienti da fondi nazionali.

“A livello nazionale, è in corso un ampio e articolato dibattito parlamentare volto a definire in modo organico la figura del caregiver familiare e a riconoscerne il ruolo centrale nel sistema di assistenza e cura. Diverse proposte normative attualmente all’esame delle Camere, convergono sulla necessità di introdurre misure concrete di tutela, sia sotto il profilo previdenziale che lavorativo, per coloro che si dedicano in modo continuativo all’assistenza di familiari non autosufficienti” continua il consigliere, che, alla luce di quanto descritto impegna la Giunta “a farsi promotrice di un confronto costruttivo con il governo e con la Conferenza delle Regioni volto al pieno riconoscimento della figura professionale del caregiver familiare” e “a valutare l’istituzione di un elenco regionale unico dei caregiver familiari, con l’obiettivo di censire e valorizzare la loro presenza sul territorio”.

(Giorgia Tisselli)

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