Sollecitare il governo affinché sostenga le spese e gli oneri per il mantenimento dei distributori di carburante minori nelle zone montane. È l’impegno chiesto alla giunta in una risoluzione del Partito democratico a prima firma Lodovico Albasi.
“Occorre far presente nelle sedi istituzionali nazionali l’importanza strategica che tali presidi rivestono per i cittadini e per le attività economiche dei territori appenninici” sottolinea Albasi, ricordando come “in numerose aree montane della regione i distributori di carburante rappresentano un presidio fondamentale di servizio. Il venir meno di questi impianti comporterebbe gravi ripercussioni sociali ed economiche sulle comunità locali, in particolare per le persone anziane e per le attività produttive”.
“Nonostante l’impegno degli operatori a mantenere attivi i punti di rifornimento -ha proseguito Albasi- la sproporzione tra spese sostenute e margini realizzabili rischia di rendere non sostenibile la gestione nel medio periodo. La chiusura anche di un singolo impianto in una vallata montana può tradursi in chilometri aggiuntivi per i residenti e in un aggravio di costi e tempi di spostamento”.
“La salvaguardia dei servizi di prossimità – ricorda – è un obiettivo coerente con le politiche regionali di riequilibrio territoriale e di contrasto allo spopolamento delle aree interne. La Regione può farsi promotrice con il governo della richiesta di misure straordinarie, data la natura nazionale del mercato dei carburanti e delle regole di concorrenza. Un intervento governativo, finalizzato a contenere spese e oneri delle gestioni minori in zone montane, appare indispensabile per garantire continuità del servizio”.
La risoluzione è sottoscritta anche da Marcella Zappaterra, Niccolò Bosi, Elena Carletti, Maria Costi, Barbara Lori, Anna Fornili, Matteo Daffadà, Fabrizio Castellari, Andrea Costa, Andrea Massari, Simona Lembi.
(Lucia Paci)



