“Con Franco Lanzarini scompare uno degli ultimi testimoni del tempo: quel tempo che vide la nostra terra insanguinata dal sangue innocente delle vittime della strage nazifascista di Marzabotto, quando la ferocia dell’occupante tedesco e del suo complice fascista sterminò uomini e donne, cercando di cancellare il concetto stesso di umanità dal nostro vocabolario. Siamo debitori a persone come Lanzarini perché non solo trovarono il coraggio di sopravvivere alla barbarie, ma si misero al servizio della nostra collettività prima come amministratori pubblici e poi come ‘memoria’ di ciò che fu: ci hanno insegnato che la memoria è l’antidoto all’oblio e al ripetersi degli orrori già vissuti”.
Con queste parole il presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri commemora Franco Lanzarini, uno degli ultimi testimoni della strage di Monte Sole, morto ieri a 88 anni.
“Nel momento in cui i testimoni di quei terribili giorni non sono più con noi, diventa ancora più essenziale il nostro impegno a tramandarne la memoria. Come Assemblea legislativa continueremo a farlo presenziando alle cerimonie ufficiali e sostenendo esperienze formative come i viaggi della memoria, che quest’anno abbiamo potenziato con nuove risorse”, sottolinea il presidente Fabbri che ricorda come “lo scorso maggio, in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione del campo di Mauthausen, sono partito anch’io insieme ai ragazzi. Ho verificato quanto prezioso è il lavoro delle scuole e delle istituzioni per quelle che non sono banali gite scolastiche ma occasioni per tramandare i valori su cui si fonda la nostra democrazia”.



