Sanità e welfare

Gordini (Civici): “Fare chiarezza sulla strategia organizzativa dell’istituto ortopedico Rizzoli”

Con un’interrogazione il consigliere propone confronto stabile tra Ausl Bologna, Azienda ospedaliera Sant’Orsola, Ausl Imola e Istituto Rizzoli, per garantire un coordinamento efficace nella programmazione e delle attività

La giunta faccia chiarezza sulle attività e sulla strategia organizzativa dell’Istituto ortopedico Rizzoli, per verificare che l’attuale offerta sia effettivamente orientata alla tutela e alla centralità dei cittadini emiliano-romagnoli. Giovanni Gordini (Civici con de Pascale) interroga l’esecutivo proponendo “l’istituzione di una sede di confronto stabile tra Ausl Bologna, Azienda ospedaliera Sant’Orsola, Ausl Imola e Istituto Rizzoli, per garantire un coordinamento efficace nella programmazione e delle attività. Particolare attenzione va dedicata all’incremento del ruolo del Rizzoli nel trattamento delle fratture di femore nei pazienti anziani a bassa complessità chirurgica dato che, allo stato attuale, il numero di tali interventi effettuato all’istituto ortopedico corrisponde solo a meno del 20% del totale della domanda complessiva”.

Ribadendo l’urgenza di chiedere un adeguato finanziamento nazionale del Servizio sanitario, anche su strutture di eccellenza come il Rizzoli di Bologna, Gordini chiede inoltre “quali sono i criteri che regolano la distribuzione tra Rizzoli e le altre strutture dei casi di chirurgia complessa e di traumatologia semplice, come viene monitorato l’impatto sulle liste d’attesa, distinguendo tra residenti, pazienti extraregionali e stranieri, e come si intende gestire la crescente, pur se legittima, attività libero-professionale”.

Il consigliere spegne inoltre la polemica sollevata dalla notizia di una sospensione parziale di tre settimane, anziché due, dell’attività operatoria nel periodo natalizio: “La sospensione temporanea delle attività chirurgiche al Rizzoli rientra nella normale programmazione aziendale, peraltro, pienamente compensata dal recupero dell’attività elettiva nel primo semestre 2026, e non rappresenta in alcun modo un arretramento dell’offerta assistenziale. La Regione dovrebbe valorizzare azioni per veicolare una corretta informazione e il confronto interno tra direzione e professionisti, evitando strumentalizzazioni mediatiche della vicenda”.

Gordini chiede infine chiarimenti “sul ruolo delle sedi distaccate dell’istituto ortopedico e i relativi ritorni istituzionali ed economici per la Regione e se siano disponibili dati sugli accessi extraregionali al pronto soccorso del Rizzoli e come si intenda garantire equilibrio tra la funzione di eccellenza e la risposta ai bisogni locali”.

(Lucia Paci)

Sanità e welfare