Dare maggiore omogeneità alle aree ammissibili ai contributi per la tutela della risorsa idrica nel territorio montano, con particolare riguardo alla provincia di Reggio Emilia, così come avviene in tutti gli altri territori provinciali della regione. Il Partito democratico ha presentato un’interrogazione a prima firma Anna Fornili affinché si intervenga sulla cartografia di riferimento, requisito necessario per l’ammissione ai contributi.
“Una delibera di giunta del 2012 -ha ricordato Fornili- introduce l’obbligo di predisporre uno specifico piano pluriennale di interventi e attività di manutenzione ordinaria per la tutela e protezione dei bacini idrici che alimentano i sistemi di prelievo delle acque superficiali e sotterranee nel territorio montano e di individuare e definire i relativi costi di gestione”.
“La cartografia che ne discende, utile a definire le aree ammissibili ai contributi a tutela della risorsa idrica nel territorio montano -ha poi chiarito la consigliera- evidenzia per la provincia di Reggio Emilia, unico caso in regione, una spiccata disomogeneità nell’individuazione delle aree destinatarie di finanziamenti per i progetti di tutela della risorsa idrica. Tale disomogeneità crea una frammentazione che inficia l’implementazione delle risorse sui territori e incide in maniera estremamente negativa sulla progettazione degli interventi, come segnalato dagli amministratori locali”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere di ridurre la frammentarietà della cartografia. L’interrogazione è stata sottoscritta anche da: Maria Laura Arduini, Luca Giovanni Quintavalla, Emma Petitti, Fabrizio Castellari, Barbara Lori, Niccolò Bosi, Andrea Costa, Elena Carletti, Maria Costi, Matteo Daffadà, Andrea Massari.
(Lucia Paci)



