COMUNICATO
Governo locale e legalità

Sicurezza. Avs, Pd, M5s, Civici: “Contrastare ogni forma di sorveglianza biometrica”

L’Assemblea legislativa ha approvato una risoluzione presentata dal centrosinistra, mentre è stata bocciata una risoluzione di Fratelli d’Italia

Contrastare qualsiasi tentativo di confondere strumenti diversi, quali OCR, intelligenza artificiale e videosorveglianza, in un unico pacchetto tecnologico presentato come neutrale, quando tali pratiche rappresentano in realtà il preludio a forme di sorveglianza biometrica. Lo chiede la risoluzione presentata, a prima firma Paolo Trande (Avs), dalla maggioranza di centrosinistra Pd-Avs-Civici-M5 Stelle che, fra le altre, cose impegna la giunta a sostenere, nell’ambito dei progetti regionali volti a incrementare la sicurezza urbana e, in tutte le sedi istituzionali e di confronto tecnico, la conformità al Regolamento europeo 2024/1689- AI Act e al Regolamento europeo 2016/679 in riferimento al riconoscimento biometrico.

Bocciata, invece, la risoluzione presentata da Alessandro Aragona (FdI) e sottoscritta dai consiglieri Giancarlo Tagliaferri (FdI), Priamo Bocchi (FdI) e Annalisa Arletti (FdI) che impegna la Regione a presentare un piano strategico per l’implementazione e il supporto dei sistemi di videosorveglianza dotati di IA e dispositivi OCR, coinvolgendo i comuni e le parti interessate e di istituire un tavolo tecnico con esperti del settore, rappresentanti delle forze dell’ordine e associazioni per garantire un approccio integrato e inclusivo allo sviluppo di tali tecnologie, assicurando che l’implementazione di tali sistemi avvenga nel rispetto delle normative sulla protezione dei dati personali, prevedendo misure di sicurezza informatica e procedure trasparenti di gestione dei dati.

Ad aprire il dibattito è stato Tommaso Fiazza (Lega) che ha dato “pieno sostegno alla risoluzione presentata dai colleghi di Fratelli d’Italia. La sicurezza è un diritto fondamentale dei cittadini, oggi grazie alla tecnologia abbiamo strumenti innovativi che possiamo mettere a disposizione delle forze dell’ordine. Questa è la direzione giusta per avere una sicurezza più efficace ed efficiente”.

“Rispedisco al mittente alcune preoccupazioni espresse – ha commentato Fabrizio Castellari (Pd) – dal punto di vista tecnico, la videosorveglianza è uno dei numerosi strumenti di prevenzione che la Regione sostiene attraverso una legge. Inoltre, partecipa a una Carta europea per un utilizzo democratico della videosorveglianza. Le forze dell’ordine ci chiedono di avere a disposizione più personale e di avere caserme meno fatiscenti e su questo non ho sentito una parola.”

Per Giancarlo Tagliaferri (FdI) “l’Emilia-Romagna conta oltre 47 mila telecamere pubbliche attive, ma solo il 9% di questo è integrato con sistemi di intelligenza artificiale o OCR. Siamo al di sotto della media di altre regioni del nord: serve un piano tecnologico serio e sostenibile. Molti comuni del territorio piacentino come Castel San Giovanni e Fiorenzuola hanno iniziato a investire in reti di videosorveglianza, ma lo fanno con risorse proprie, senza un vero coordinamento regionale. Nel 2024 la sola provincia di Piacenza ha speso 1,2 milioni di euro per progetti comunali di sicurezza urbana, ma meno del 10% di questi fondi è stato destinato all’intelligenza artificiale. È evidente quindi che serva un piano regionale di cofinanziamento che permetta anche ai piccoli comuni di dotarsi di sistemi avanzati senza gravare sui bilanci locali”.

Per Paolo Burani (Avs) “questa risoluzione rischia di aprire le porte a un modello di sorveglianza diffusa che non rispetta i cittadini, né le regole europee. Non è accettabile che in nome della sicurezza si faccia un uso indiscriminato della tecnologia. Oggi governi, forze politiche e grandi aziende stanno costruendo un sistema di capitalismo della sorveglianza che trasforma nostre informazioni in profitto e in potere. Difendere la privacy significa difendere la possibilità stessa di scegliere chi siamo, senza che qualcun altro decida per noi”.

Mentre per Francesco Sassone (FdI) “la differenza è che, quando parliamo con le forze dell’ordine noi li ascoltiamo. Dall’ottobre del 2022 a luglio 2025, sono state effettuate 37.397 assunzioni, che sono 4.091 in più Rispetto al turnover che la Giunta di sinistra ha bloccato. È stato aumentato anche il corpo dei vigili del fuoco, c’è stato un aumento con il nuovo contratto compresi tra i 100 e i 120 euro per circa 300 mila militari, a partire da giugno del 2025. Sono solo alcuni numeri, che si trovano nei dati ufficiali del Ministero. Non avete, dal punto di vista della sicurezza, il polso della situazione”.

“Sono dai 2,5 milioni ai 3 milioni di euro i fondi sulla sicurezza stanziati dalla Regione – ha detto Paolo Calvano (Pd) -. Molti amministratori di centrodestra plaudono quanto fa la Regione su questo tema. Bisogna avere un equilibrio corretto tra libertà e sicurezza e le nuove tecnologie rischiano di sfociare sulla privacy di ciascuno di noi. La scelta di campo che è stata fatta è l’utilizzo di un approccio integrato, lo abbiamo fatto nei tanti interventi messi in campo in una logica del rispetto dell’utilizzo dei dati”.

Annalisa Arletti (FdI): “Sulla sicurezza viene fuori tutta l’ideologia di sinistra perché mancano le idee. Parlate nella risoluzione di controllo politico e sociale facendo dei parallelismi incredibili. Se un cittadino non si sente sicuro nel territorio è colpa del governo o degli amministratori locali a maggioranza di sinistra che ci hanno detto che si tratta di percezione o incolpano la stampa di dare troppa enfasi alle notizie. Il tema dell’avanguardia tecnologica è spesso legato al privato, ma la sfida è applicare questi strumenti nel pubblico”.

“Le discariche abusive sono un grande problema e anche mettendo un poliziotto su ogni filo d’erba non riusciremo a risolverlo. – sottolinea Fausto Gianella (FdI) -. Soltanto mettendo un sistema di videosorveglianza avanzato riusciremo a scoprire cosa si cela dietro questa malavita organizzata. Avete paura di essere tutti schedati e controllati: guardate che lo siamo già, non c’è bisogno che vi schedino nuovamente”.

Lorenzo Casadei (M5S) dice di essere d’accordo “sul sistema di videosorveglianza per gli ecoreati. Se dobbiamo parlare di questo dobbiamo anche parlare di come utilizzare la AI per i colletti bianchi anziché fare condoni e tracciare banche dati sulle frodi. La parola sicurezza viene usata come una clava: la sicurezza non si garantisce punendo ma lavorando con la cittadinanza con più scuola e integrazione. Alzare le pene non abbatte la criminalità, la videosorveglianza deve avere un ruolo circoscritto e mirato”.

“Abbiamo passato un mese in Commissione europea a parlare dell’intelligenza artificiale, francamente non capisco una levata di scudi nei confronti di una risoluzione che considero fin troppo moderata – commenta Ferdinando Pulitanò (FdI) – e leggo nella risoluzione alternativa una menzione contro Orban, quando stiamo discutendo della possibilità, attraverso un tavolo tecnico, di implementare il sistema di video sorveglianza. Per noi la sicurezza è un diritto che deve essere tutelato soprattutto per le persone che vivono ai margini della nostra società”.

Per Marta Evangelisti (FdI) quella presentata da Fratelli d’Italia è “una risoluzione che tratta un tema innovativo, ben articolata, fatta con l’aiuto dei sindacati delle forze di polizia. Il 17 settembre 2025 è stata approvata la prima legge sull’AI, tanto che in un convegno recente tenutosi a Riccione sono stati gli stessi sindacati a evidenziare come l’utilizzo di queste tecnologie possa migliorare il lavoro. Il gruppo voterà a favore della risoluzione presentata da Aragona e contro quella del centrosinistra”.

Infine, Giovanni Gordini (Civici) parla in linea generale del “tema della sicurezza, che ci vede diversi. Per noi non è fatta di sanzioni o inasprimento delle pene, anche per questo ci sentiamo diversi nell’approccio verso l’uso della tecnologia”.

Oltre che dal primo firmatario Paolo Trande (Avs), la risoluzione di maggioranza approvata dall’Assemblea di viale Aldo Moro, è stata sottoscritta anche da Simona Larghetti (Avs), Paolo Calvano (Pd), Lorenzo Casadei (M5s), Maria Laura Arduini (Pd), Niccolò Bosi (Pd), Elena Carletti (Pd), Andrea Costa (Pd), Marcella Zappaterra (Pd), Alice Parma (Pd), Fabrizio Castellari (Pd), Francesco Critelli (Pd), Raffaele Donini (Pd), Vincenzo Paldino (Civici), Anna Fornili (Pd), Ludovica Carla Ferrari (Pd), Andrea Massari (Pd), Lodovico Albasi (Pd), Eleonora Proni (Pd), Giovanni Gordini (Civici), Luca Giovanni Quintavalla (Pd).

(Giorgia Tisselli)

Governo locale e legalità