Chiarire se la giunta “ritiene fondamentale la prosecuzione dell’operatività e la sostenibilità dell’aeroporto ‘Giuseppe Verdi’ di Parma ai fini di conseguire un sistema integrato degli aeroporti dell’Emilia-Romagna efficiente e con prospettive di crescita per tutta la comunità regionale”.
Il quesito sullo scalo parmigiano con un bilancio in perdita da diversi anni, viene posto dal capogruppo di Forza Italia Pietro Vignali, il quale ricorda come il giudice fallimentare, a fronte di un passivo di 82 milioni di euro, “ha concesso a Sogeap, società che gestisce lo scalo, fino al prossimo 27 novembre per presentare un piano di risanamento e coprire le perdite”.
Sottolineando come attualmente nello scalo ‘Giuseppe Verdi’ lavorino circa 200 persone per un’operatività delle compagnie aeree Flyone e Ryanair, anche se per quest’ultima compagnia non è più possibile alcuna prenotazione “per cui si prefigura un ulteriore peggioramento dell’operatività dello scalo”, Vignali si riferisce alle linee di mandato per la creazione di un sistema integrato per la gestione degli aeroporti regionali attraverso un nuovo piano strategico che qualifichi ulteriormente l’aeroporto di Bologna e sfrutti le potenzialità di crescita degli aeroporti di Forlì, Rimini e Parma.
Facendo presente che “l’eventuale messa in liquidazione della società di gestione con conseguente chiusura dell’aeroporto di Parma avrebbe gravi ripercussioni sulla realizzazione del progetto di sistema integrato degli aeroporti emiliano romagnoli enunciati nel programma di mandato oltre che sui lavoratori direttamente coinvolti”, Vignali esprime anche la sollecitazione per capire come l’esecutivo regionale intende agire per sostenere un piano di salvaguardia e rilancio dell’Aeroporto ‘Giuseppe Verdi’ di Parma.
(Luca Boccaletti)