Scuola giovani e cultura

Bocchi (FdI): “Promuovere bandi per garantire l’attività motoria inclusiva”

Con una risoluzione il consigliere chiede l’impegno della giunta a incentivare percorsi con particolare attenzione per gli alunni con disabilità

Promuovere e finanziare bandi e incentivi per lo svolgimento di attività motoria e sportiva inclusiva nelle scuole di ogni ordine e grado, con particolare attenzione agli alunni con disabilità. Con una risoluzione Priamo Bocchi (Fratelli d’Italia) chiede alla giunta di favorire la collaborazione tra scuole, enti locali, università, associazioni sportive e realtà del terzo settore, al fine di creare reti territoriali permanenti per la progettazione e la gestione condivisa di percorsi motori inclusivi.

Ricordando che la legge 104, garantisce il diritto all’educazione, all’istruzione e all’integrazione scolastica delle persone con disabilità, riconoscendo l’importanza dell’attività motoria, Bocchi ha evidenziato come, “pur esistendo sul territorio regionale esperienze virtuose di progetti di educazione motoria inclusiva, tali esperienze risultano ancora sporadiche e non sistematizzate, richiedendo un coordinamento regionale e incentivi dedicati per favorirne la diffusione e continuità”.

“Secondo i dati del ministero dell’Istruzione – ha spiegato il consigliere – la popolazione scolastica con disabilità rappresenta circa il 3,5% del totale nazionale; di questi, oltre il 75% presenta disabilità di tipo relazionale, cognitivo o comportamentale, con esigenze educative complesse che rendono difficile la piena partecipazione alle attività motorie tradizionali. E’ dimostrato che le attività motorie e sportive adattate migliorino in modo significativo la qualità della vita, la capacità di concentrazione, la gestione emotiva e la coesione del gruppo classe. Tuttavia, nella pratica quotidiana, molte scuole si trovano ad affrontare difficoltà legate alla scarsità di risorse economiche e umane, alla gestione di classi numerose, e alla mancanza di spazi e strumenti adeguati a garantire attività motorie inclusive. Per questo occorre attivare specifici percorsi che garantiscano l’inclusione”.

(Lucia Paci)

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