Consentire la prosecuzione del rilascio di qualifiche e titoli abilitativi necessari al depopolamento e al contrasto della peste suina africana, anche nei territori oggi soggetti a restrizioni come quelli interessati dall’Ordinanza commissariale del febbraio scorso.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Tommaso Fiazza (Lega) che invita la Regione Emilia-Romagna a seguire l’esempio della Toscana: “Bisogna – spiega – agire sull’esempio toscano dove ci sono alcune aree addestramento Cani recintate con presenza di animali, finalizzati alla formazione e al conseguimento di qualifiche/abilitazioni necessarie al depopolamento e al contrasto della PSA. Tali aree devono garantire adeguati standard di biosicurezza tra cui la doppia recinzione già prevista per gli allevamenti dal decreto ministeriale del 2022.
“La “girata” rappresenta uno strumento efficace e flessibile a cui far ricorso per azioni strategiche di contenimento del cinghiale che rappresenta l’ungulato più diffuso in Italia e la cui rapida espansione ha comportato l’insorgenza di situazioni problematiche sotto il punto di vista della gestione faunistica”, spiega Fiazza.
(Luca Molinari)



