- RPT+++Il presente comunicato annulla e sostituisce il precedente dal titolo:
Strade Piacenza. Tagliaferri (FdI): “Mettere in sicurezza la strada frazionale di San Genesio, nel comune di Lugagnano Val d’Arda”
Il recepimento e l’attuazione da parte della Regione della Legge 12 settembre 2025, n. 131 (“Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane”), che riconosce le zone montane come aree di interesse strategico nazionale e prevede misure organiche a favore delle comunità montane, della valorizzazione agricola, della tutela ambientale, del ripopolamento e del sostegno all’economia locale, sono al centro dell’interrogazione presentata in Assemblea legislativa da Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia), che chiede alla Giunta di riferire riguardo alle misure si intendono assumere per i territori montani dell’Emilia-Romagna nonché quali interventi concreti sono previsti o in fase di attuazione per le zone appenniniche piacentine.
Fra le misure previste dalle legge – riporta il consigliere nell’atto ispettivo – ci sono incentivi fiscali, crediti d’imposta per gli agricoltori e silvicoltori di montagna, agevolazioni per acquisto o ristrutturazione di abitazioni nei comuni montani nonché una strategia deliberata dallo Stato (tramite fondo dedicato) per lo sviluppo delle aree montane. Un’iniziativa legislativa che ha visto il coinvolgimento di diversi Ministeri (Agricoltura, Ambiente, Turismo, Protezione Civile) e che ha indirizzato le Regioni verso l’attuazione di quella che si configura come una vera e propria strategia nazionale per la montagna.
“Nel mio ruolo di consigliere regionale – evidenzia Tagliaferri – ho più volte sottolineato la necessità di misure concrete nelle zone montane dell’Emilia-Romagna (fra cui l’alta Val Trebbia i comuni dell’Appennino piacentino), per garantire pari opportunità, sostenibilità delle attività agricole, presenza dello Stato nei territori e tutela delle comunità locali. Ritengo, quindi, necessario verificare come la Regione Emilia-Romagna intenda recepire e attuare la legge n. 131/2025, definire tempi e modalità, garantire risorse e sinergia con il governo nazionale e con gli enti locali”.
“Nelle specifico – spiega l’esponente di FdI – chiedo all’esecutivo regionale quali atti formali (deliberazioni, protocolli, intese con enti locali) la Regione abbia adottato o intenda adottare per recepire la Legge n. 131/2025 e avviare le relative misure sul proprio territorio; quale sia il cronoprogramma previsto per l’attuazione delle principali misure (incentivi fiscali, crediti d’imposta per agricoltura e silvicoltura di montagna, agevolazioni abitative nei comuni montani, ripopolamento, servizi essenziali) così come individuate nella legge statale; quale sia la dotazione finanziaria regionale complessiva destinata all’attuazione della legge n. 131/2025 in Emilia-Romagna” con riferimento a incentivi agricoli e silvicoltura, agevolazioni abitative, servizi essenziali (sanità, istruzione, connettività, mobilità) in comuni montani, progetti ambientali e di tutela degli ecosistemi montani.
Il consigliere Tagliaferri domanda “quali crediti d’imposta, agevolazioni regionali o misure integrative la Regione abbia previsto per agricoltori, silvicoltori e allevatori operanti nei comuni montani, in attuazione della legge statale, e in che misura siano già operative; come intenda favorire le nuove imprenditorialità e le attività giovanili nelle zone montane (microimprese, start-up, agriturismo, filiere locali) in coerenza con le disposizioni della legge statale (ad esempio, imprese costituite da under 41 nei comuni montani); quale misura sia stata prevista per valorizzare le professioni della montagna (guide alpine, accompagnatori, gestori di rifugi, ecc.) e quale budget sia destinato alla formazione e al sostegno di tali professioni sul territorio emiliano-romagnolo”. E, ancora, “in che modo la Regione intende valorizzare e tutelare gli ecosistemi montani, i pascoli, i boschi, la biodiversità e contrastare lo spopolamento dei territori, conformemente alla parte della legge statale che riguarda anche fauna selvatica e grandi carnivori”.
Il consigliere, poi, chiede conto alla Giunta di quali sinergie siano state avviate o si intendano avviare con il governo per l’attuazione dei decreti attuativi della legge n. 131/2025, della strategia nazionale per la montagna e delle misure di monitoraggio ambientale e faunistico. Chiede inoltre se sia stata predisposta (o si intenda predisporre) una banca dati regionale consultabile sulle zone montane (comuni, beneficiari, progetti, risorse erogate, avanzamento) in recepimento della legge statale che richiede rendicontazione e aggiornamento annuale. L’esponente di FdI invita l’esecutivo regionale a prevedere strumenti di informazione, formazione e accompagnamento per i cittadini, gli operatori economici e gli enti locali dei comuni montani per far comprendere e accedere alle misure previste dalla legge n. 131/2025, così come a verificare l’efficacia delle misure previste dalla legge statale nei territori montani dell’Emilia-Romagna (indicatori di ripopolamento, sviluppo economico, stabilità demografica, tutela ambientale), dandone periodiche comunicazioni all’Assemblea Legislativa.
Tagliaferri, quindi, si concentra sulla provincia di Piacenza, domandando alla Giunta “quali interventi concreti siano previsti o attuati per le zone appenniniche piacentine in materia di coordinamento tra tutela ambientale, valorizzazione agricola e convivenza con la fauna selvatica (predazione, danni, tutela allevatori)”. Infine, chiama in causa la Regione sullo stato della strada frazionale di San Genesio, nel comune di Lugagnano Val d’Arda, nel piacentino, denunciando “una situazione di grave pericolo e degrado” e domandando all’esecutivo regionale “se, negli ultimi cinque anni, la Regione abbia assegnato o cofinanziato fondi per la manutenzione della viabilità comunale e provinciale nel territorio piacentino, con particolare riferimento alla Val d’Arda e al comune di Lugagnano”. Altra richiesta “l’attivazione, in collaborazione con la Provincia di Piacenza, di un piano straordinario di messa in sicurezza per le strade delle aree collinari e montane, a partire da quelle più degradate, comprese quelle comunali con traffico scolastico”.
Tagliaferri sollecita poi verifiche da parte della Regione Emilia-Romagna sulle risorse destinate al piacentino per la manutenzione viaria: “Serve verificare l’utilizzo delle risorse regionali o statali già erogate ai Comuni del piacentino e alla Provincia per la manutenzione della viabilità locale, assicurando che siano impiegate secondo criteri di priorità e trasparenza e non in modo discrezionale o discriminatorio”. Richiede anche un sostegno diretto al Comune di Lugagnano sul tema strade: “La Regione, nell’ambito delle proprie funzioni di coordinamento e vigilanza, intervenga a supporto tecnico del Comune di Lugagnano Val d’Arda, fornendo assistenza per la progettazione e per l’eventuale accesso a fondi straordinari, anche tramite bandi FESR o FSC”. Il politico piacentino conclude con un monito rivolto alla giunta regionale: “Serve, in generale, rafforzare il monitoraggio delle condizioni della viabilità comunale nei territori più fragili, definendo un sistema permanente di segnalazione e priorità di intervento a tutela della sicurezza dei cittadini”.
(Luca Govoni)



