Infrastrutture e trasporti

Sassone (FdI): “Bologna, risolvere le criticità sulla linea Rossa del tram per garantire gli obiettivi del Pnrr”

Presentata un’interrogazione alla luce delle interferenze della linea Rossa con il passante autostradale sul ponte San Donnino

La giunta disponga verifiche sulle interferenze della linea Rossa del tram con il passante autostradale sul ponte di San Donnino e accerti le tempistiche per la risoluzione delle criticità affinché siano garantiti gli obiettivi del Pnrr che prevedono la realizzazione delle linee Rossa e Verde entro il 2026. Francesco Sassone (Fratelli d’Italia) interroga l’esecutivo per sollecitare interventi e tempistiche certe da parte del Comune di Bologna.

“Il Comune di Bologna – ha ricordato Sassone – ha ottenuto oltre 600 milioni di euro dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la realizzazione delle prime 2 linee della rete tramviaria cittadina. La linea Rossa (un percorso di 16,5 che dovrebbe toccare alcuni punti strategici come il terminal di Borgo Panigale, il Centro agro alimentare, l’ospedale Maggiore, la stazione centrale e la fiera) presenta una importante interferenza con il passante autostradale sul ponte di San Donnino, sulla quale il Comune di Bologna e le aziende incaricate hanno avviato studi di fattibilità per individuare soluzioni. Tutto ciò sta causando ritardi nella realizzazione delle opere nella zona di San Donnino che potrebbero incidere sulle tempistiche di completamento entro il 2026. Per questo sarebbe opportuno conoscere le alternative e le tempistiche per garantire la continuità dei lavori e il rispetto degli obiettivi del Pnrr”.

“Stando alle dichiarazioni del sindaco di Bologna Matteo Lepore – ha aggiunto Sassone – i lavori per la realizzazione degli ultimi 2,3 km, dal ponte di San Donnino al capolinea della linea Rossa, dovrebbero partire ‘subito dopo giugno 2026’ quindi oltre la data prevista dal PNRR per il raggiungimento dei target. La Regione Emilia-Romagna ha il compito di coordinare e monitorare le grandi infrastrutture urbane di interesse pubblico, vigilando sul rispetto dei piani finanziati dal Pnrr e sugli standard tecnici e di sicurezza. Eventuali ritardi potrebbero incidere sulla mobilità, già ridotta, di Bologna oltre che sulle risorse finanziare pubbliche che verrebbero sottratte ad altri capitoli di spesa come, ad esempio, i servizi sociali e la sanità, per la loro copertura”.

(Lucia Paci)

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