Ambiente e territorio

Piacenza, Tagliaferri (FdI): “Ridurre il consumo di suolo recuperando le aree industriali dismesse”

“Le aree dismesse mappate nel territorio piacentino rappresentano una risorsa prioritaria per lo sviluppo sostenibile”, spiega il consigliere

Ridurre il consumo di suolo nella provincia di Piacenza. Giancarlo Tagliaferri (FdI), in un’interrogazione, chiede alla Regione di intervenire in merito alle misure da adottare per la tutela del suolo agricolo e il recupero delle aree industriali dismesse.

“Il consumo di suolo in Emilia-Romagna nel 2023 – riporta il consigliere – ha raggiunto l’8,91% della superficie regionale, con un incremento annuo (+0,41%) superiore alla media nazionale (+0,34%). In provincia di Piacenza, il quadro è particolarmente delicato. Nel 2024, infatti, il suolo consumato pro capite supera i 700 metri quadrati per abitante (700,45 mq)”. L’esponente di FdI, poi, precisa: “Nel territorio provinciale è stata fatta una mappatura puntuale delle aree dismesse e sottoutilizzate. Si tratta del Piano territoriale di area vasta (PTAV) della Provincia di Piacenza, nel quale vengono individuate 804 aree, distribuite su tutti i comuni, che costituiscono una base conoscitiva aggiornata utile alla pianificazione territoriale per interventi di rigenerazione e riuso”.

Inoltre, spiega, “la Regione Emilia-Romagna mantiene un’Anagrafe regionale dei siti contaminati, con aggiornamenti periodici e indicatori di stato e avanzamento delle bonifiche. Al 31 dicembre 2023 i siti in anagrafe risultavano 1.312, tra Siti di Interesse Regionale (SIR) e Siti di Interesse Nazionale (SIN)”.

L’esponente di Fratelli d’Italia ricorda che l’incremento recente del consumo di suolo in Emilia-Romagna è documentato da report ufficiali ARPAE/SNPA, che sono elaborati con metodologia validata e trasparente, riducendo il rischio di contestazioni sui dati.

“Le aree dismesse mappate nel territorio piacentino rappresentano una risorsa prioritaria per lo sviluppo sostenibile, in linea con il principio ‘rigenerazione prima di espansione'”, sottolinea Tagliaferri. Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta regionale “quali azioni intenda adottare, con tempistiche e indicatori misurabili, al fine di ridurre il consumo di suolo nella provincia di Piacenza; se intenda recepire stabilmente il censimento delle 804 aree dismesse riportate nel PTAV di Piacenza come bacino prioritario per nuovi insediamenti; quanti siano i siti della provincia di Piacenza presenti nell’Anagrafe regionale dei siti contaminati e quali risorse siano programmate per le bonifiche prioritarie nel triennio, anche in coerenza con il Piano regionale di bonifica (PRRB 2022–2027)”.

Infine, chiede all’esecutivo regionale se intenda istituire un “Tavolo Piacenza-Confine” con Provincia, Comuni, governo e territori limitrofi, Lombardia e Veneto, per condividere i dati SNPA/ISPRA sugli impatti localizzativi della logistica e definire criteri comuni per il riuso delle aree dismesse, coordinare le infrastrutture e la retro-portualità, evitando pressioni squilibrate sul suolo agricolo piacentino e monitorare gli obiettivi annuali di rigenerazione e bonifica, pubblicando un cruscotto trasparente e accessibile ai cittadini.

(Giorgia Tisselli)

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