Sanità e welfare

SANITÀ BOLOGNA. OSPEDALE PORRETTA, M5S: TIMORI PER EVENTUALE CHIUSURA PEDIATRIA

Le consigliere Sensoli e Piccinini chiedono di prescindere dai parametri di costo e di efficienza per i servizi sanitari dei territori montani

“Lo stesso meccanismo messo in atto per giustificare la chiusura del Punto nascita del nuovo Ospedale Costa di Porretta Terme, nell’appennino bolognese, sembra si stia riproducendo anche per il reparto di pediatria”.

È quanto denunciano Raffaella Sensoli e Silvia Piccinini (M5s) in un’interrogazione rivolta alla Giunta, dove ricordano che il nosocomio fu inaugurato nel 2010, per un investimento di 28 milioni di euro, con l’obiettivo di essere “il polo sanitario di riferimento privilegiato dei cittadini di Porretta e dell’alta Valle del Reno per tutte le prestazioni, dalla prenotazione al Cup sino all’intervento chirurgico”.

Nel nuovo ospedale- riferiscono le consigliere- erano garantite, tra le altre, le attività di ostetricia e ginecologia legate al punto nascita, che, tuttavia, fu chiuso il 14 febbraio 2014, ad appena quattro anni dall’inaugurazione. Prima della chiusura del reparto- aggiungono- invece di puntare a un incremento del numero dei parti, “l’Asl usò ogni mezzo per disincentivare le persone a utilizzarlo, prima con la scusa della sicurezza e, successivamente, offrendo alle partorienti un soggiorno in un hotel gratuitamente per invogliarle a partorire alla maternità dell’ospedale Maggiore di Bologna”.

Secondo le esponenti del M5s, “la scelta di chiudere il punto nascita fu presa dall’Azienda sanitaria in accordo con la Regione esclusivamente per risparmiare, a danno del territorio”.

“Il Comitato permanente a difesa dell’Ospedale Costa- aggiungono- segnala di aver ricevuto, in questi giorni, telefonate da parte di genitori che riferiscono disagi  per i ricoveri dei piccoli pazienti” riconducibili alla “volontà di trasferire la maggioranza dei bambini all’ospedale Maggiore”. L’Asl, infatti,- scrivono- “non chiarisce se i trasferimenti siano dettati da reali condizioni cliniche, con necessità di cure di livello superiore, o dipendano da disposizioni emanate sulla base di ‘generici’ motivi di sicurezza”. Il timore del Comitato- ribadiscono Sensoli e Piccinini- e che ci sia “l’intento di indebolire progressivamente il fondamentale servizio di pediatria”.

Le consigliere chiedono quindi alla Giunta se non ritenga opportuno prescindere dai parametri di costo e di efficienza quando si tratta di territori montani, puntando a un potenziamento del servizio sanitario e non a un suo ridimensionamento, in particolare nei comuni dell’Alto Reno, in modo da contrastare nei fatti lo spopolamento.

Sensoli e Piccinini, infine, invitano l’esecutivo regionale a chiarire, in modo inequivocabile, se il servizio di pediatria dell’ospedale di Porretta Terme sarà chiuso o ridimensionato oppure mantenuto.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

 

 

 

 

 

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