“La Regione chiarisca con quali misure opera per il contenimento dell’infezione da dermatite nodulare bovina”.
La richiesta arriva con un’interrogazione a firma Priamo Bocchi (Fratelli d’Italia).
“La dermatite nodulare bovina – spiega Bocchi in commissione – è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce i bovini, causando importanti danni sanitari e conseguentemente economici agli allevamenti. Sono stati accertati casi di dermatite nodulare bovina in provincia di Mantova, con il sequestro sanitario dell’allevamento interessato e l’abbattimento forzoso di circa 300 capi”. Aggiunge: “È stata istituita una zona di sorveglianza che comprende parte del territorio dell’Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Reggio Emilia, Parma, Modena e Ferrara”. Prosegue: “La diffusione del virus anche in Emilia-Romagna rappresenterebbe un grave rischio per la zootecnia regionale, comparto strategico per l’economia agroalimentare del territorio”. “È necessario garantire un alto livello di sorveglianza – sottolinea Bocchi, che vuole sapere dalla giunta – quali siano i protocolli di sorveglianza, se siano previste forme di compensazione per le aziende agricole che rientrano nelle zone soggette a restrizioni sanitarie e se intenda promuovere una campagna vaccinale preventiva contro la malattia”.
A Bocchi risponde l’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi ricordando che nell’Italia continentale c’è stato un solo caso di dermatite animale, in provincia di Mantova. Fabi riferisce poi come siano state attuate tutte le profilassi necessarie, ma, vista l’unicità del caso infettivo, anche le relative deroghe.
Parole alla luce delle quali Bocchi si è detto soddisfatto.
(Cristian Casali)



