“Perché l’Ausl di Parma, diversamente da tutte le altre aziende sanitarie territoriali della regione, non ha attivato alcuna prestazione di telemedicina?”.
La richiesta arriva, con ‘interrogazione rivolta alla giunta regionale, da Pietro Vignali (Forza Italia).
“Risulta che l’Ausl di Parma – spiega il consigliere – durante il triennio 2022-2024 non abbia erogato, al contrario delle altre aziende, alcuna prestazione riconducibile né al telecontrollo né alle televisite”. Per il politico “a Parma si evidenzia un ritardo nell’implementazione di servizi innovativi fondamentali per il miglioramento dell’assistenza sanitaria”. Rimarca: “Il mancato avvio delle televisite e del telecontrollo clinico comporta una penalizzazione per i cittadini del territorio parmense, con aggravio di accessi alle strutture fisiche, con conseguente pressione sulle liste d’attesa”.
Per questo il consigliere vuole sapere dall’esecutivo regionale “se siano in corso azioni correttive, di riorganizzazione o di potenziamento dei servizi telematici sanitari nel territorio parmense e, in tal caso, quali siano i tempi previsti per l’avvio effettivo delle prestazioni”. Vuole anche sapere “quali misure si intendano adottare per garantire ai cittadini della provincia di Parma condizioni di accesso ai servizi di telemedicina analoghe a quelle già disponibili negli altri territori dell’Emilia-Romagna”.
(Cristian Casali)



