Sanità e welfare

MIGRANTI. COMUNI UNIONE VALLE SAVIO, POMPIGNOLI (LN): NO A NUOVI FLUSSI RICHIEDENTI ASILO

Il consigliere sollecita chiarimenti sui controlli sanitari e per la sicurezza effettuati una volta che i richiedenti asilo siano giunti nelle strutture di destinazione

“L’arrivo di nuove ondate di stranieri richiedenti asilo ospitati in diverse strutture del cesenate e degli altri comuni dell’Unione Valle Savio” avrebbero sollevato “preoccupazioni e malumori” sia nella popolazione che tra gli amministratori pubblici. Questi ultimi, in particolare, avrebbero “indirizzato una lettera al ministro Alfano, rimasta per ora, a quanto è dato di sapere, senza alcun riscontro” per segnalare “il mancato coinvolgimento delle amministrazioni locali nelle destinazioni, a quanto pare decise dalla Prefettura in accordo con associazioni e privati”.

Lo riferisce Massimiliano Pompignoli (Ln) in un’interrogazione alla Giunta regionale dove chiede alla Giunta e al presidente Stefano Bonaccini di “intervenire in via prioritaria nei confronti del Ministero degli Interni per dichiarare l’impossibilità della Romagna e, in particolare della provincia di Forlì-Cesena, di ricevere nuovi flussi di stranieri richiedenti asilo”.

Il consigliere, nel testo, evidenzia le perplessità emerse nel cesenate per “la creazione di due o più nuovi centri” di accoglienza, tra cui una struttura privata in via San Mamante, a San Carlo, che, secondo alcune segnalazioni, verserebbe apparentemente “in uno stato di grande precarietà” e che accoglierebbe “diversi stranieri”.

Pompignoli riferisce anche altre notizie apparse sulla stampa, da cui si apprende che “almeno 50 stranieri dovrebbero arrivare all’albergo Al Piano, ubicato nelle vicinanze di Sarsina” e che “a Borello di Cesena e nella confinante Bora di Mercato Saraceno è in corso una raccolta firme contro nuovi arrivi di stranieri richiedenti asilo, condivisa e sostenuta da centinaia di cittadini”. Un’altra questione sollevata dal consigliere è quella dei controlli: “una volta giunti nella struttura assegnata,- scrive- sembra che gli stranieri non siano più controllati né sul piano sanitario, né su quello della sicurezza”.

Di qui, una serie di domande sul numero, a oggi, delle presenze di stranieri richiedenti asilo nel territorio provinciale di Forlì-Cesena, divisi per località di residenza e struttura pubblica o privata di accoglienza, e su quali siano le Associazioni che gestiscono le strutture di accoglienza e i relativi progetti e quanti i privati che accolgono i richiedenti asilo in residenze di proprietà.

Pompignoli vuole poi sapere quanti siano i nuovi mini-hub o strutture di accoglienza a Cesena, se corrisponda al vero che diversi richiedenti asilo sono ospitati in una struttura privata in via S. Mamante, quanti siano e se la struttura sia adeguata a questa destinazione.

Il consigliere chiede inoltre se sia vero che all’albergo Al Piano saranno ospitati 50 stranieri richiedenti asilo, quando arriveranno e per quanto tempo, se ci siano altre strutture alberghiere nella Vallata del Savio in procinto di accogliere nuovi arrivi e quale giudizio si esprima sulla lettera inviata dai sindaci dell’Unione Valle Savio al ministro Angelino Alfano.

Pompignoli sollecita infine chiarimenti sulla questione dei controlli sia sul piano della sicurezza, che su quello sanitario e vuole sapere se tutti i richiedenti asilo presenti in strutture pubbliche e private della provincia di Forlì-Cesena abbiano richiesto effettivamente un qualche tipo di protezione internazionale o se ci siano soggetti ospitati senza aver avanzato alcuna richiesta.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

 

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