Scuola giovani e cultura

Ferrari (Pd): “Sostenere iniziative legislative per monitorare l’accesso a social e IA”

“Numerose ricerche scientifiche evidenziano gli effetti negativi dell’accesso precoce e non regolamentato ai social media, agli smartphone e, più recentemente, ai sistemi di Intelligenza Artificiale”, spiega la consigliera dem

Sostenere le iniziative legislative che introducano limiti più chiari e strumenti più efficaci per l’accesso dei minori ai social media e ai sistemi di Intelligenza Artificiale avanzata, con particolare riguardo alle proposte legislative depositate in Parlamento per introdurre una “maggiore età digitale”.

A chiederlo, alla Regione, è Ludovica Carla Ferrari (Pd) in un’interpellanza sottoscritta anche dalle consigliere e dai consiglieri del Partito democratico, Matteo Daffadà, Anna Fornili, Maria Costi, Lodovico Albasi, Fabrizio Castellari, Andrea Costa, Andrea Massari, Gian Carlo Muzzarelli, Luca Sabattini, Elena Carletti, Barbara Lori, Luca Giovanni Quintavalla e Niccolò Bosi.

“Numerose ricerche scientifiche evidenziano gli effetti negativi dell’accesso precoce e non regolamentato ai social media, agli smartphone e, più recentemente, ai sistemi di Intelligenza Artificiale. – spiega la consigliera – Sono in aumento casi, anche documentati a livello internazionale, di utilizzo improprio da parte di minori di chatbot dotati di IA “relazionale”, con rischi di isolamento sociale, dipendenza emotiva e condizionamento comportamentale”.

Ferrari ricorda che il quadro normativo vigente stabilisce i 14 anni come età minima per l’accesso in autonomia ai social media e alle piattaforme di IA, ma che tale limite risulta spesso inefficace per l’assenza di adeguati strumenti di verifica dell’età e di gestione del consenso genitoriale.

“In Parlamento sono state depositate proposte convergenti da parte di Madia e Mennuni, per introdurre una “maggiore età digitale” e rafforzare gli strumenti di tutela dei minori online”, evidenzia la consigliera che sottolinea come anche “in Emilia-Romagna la crescente preoccupazione delle famiglie rispetto alla salute digitale dei minori emerge nei servizi educativi territoriali, nelle scuole e nei consultori”.

“La Regione, nei propri ambiti di competenza in materia educativa, socio-sanitaria e preventiva, può contribuire a promuovere consapevolezza, orientamento e strumenti di accompagnamento alle comunità educanti”, spiega Ferrari. Per questo chiede alla giunta di esprimere una valutazione riguardo alla necessità di una cornice normativa nazionale sulla “maggiore età digitale”, a tutela della salute psicofisica dei minori e del loro corretto sviluppo cognitivo ed emotivo, e di sostenere iniziative legislative che introducano limiti più chiari e strumenti più efficaci per l’accesso dei minori ai social media e ai sistemi di IA avanzata, anche attraverso sistemi di verifica dell’età realmente implementabili.

Infine, di “attivare campagne informative e iniziative di educazione all’uso consapevole del digitale rivolte a famiglie, educatori, insegnanti, pediatri e dirigenti scolastici, promuovendo una cultura della gradualità digitale”.

(Giorgia Tisselli)

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