Parità, diritti e partecipazione

SCUOLA PACE MONTE SOLE. FOTI (FDI-AN): IN INTERVISTA AFFERMAZIONI “OSTILI” CONTRO ESPONENTI FDI DA PARTE DI UN “COLLABORATORE”

Il consigliere chiede alla Giunta a quanto ammontino i contributi elargiti dal 2002 alla Scuola di Pace e quale ruolo vi abbia ricoperto o vi ricopra l’intervistato

In un’intervista pubblicata il 19 agosto 2016 da un quotidiano, nelle pagine della cronaca di Bologna, “un’ex staffetta partigiana della Brigata Stella Rossa si lascia andare a una serie di affermazioni non solo ostili, ma del tutto gratuite e offensive nei confronti di due dei cofondatori di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, l’on. Giorgia Meloni e l’on. Ignazio La Russa”.

E’ quanto denuncia Tommaso Foti (Fdi-An) in un’interpellanza rivolta alla Giunta regionale, segnalando che l’intervistato, riferendosi all’imminente consultazione referendaria sulla riforma costituzionale, avrebbe tra l’altro affermato: “Non possono chiedermi di votare No insieme alla Meloni e a La Russa. Non lo accetto…” e ancora: “…Dopo una vita intera, ho stracciato la tessera dell’Anpi. Perché non è giusto. Semplicemente non è giusto chiedere a uno come me di votare insieme a chi era fascista. La riforma peraltro c’entra poco…“.

Foti, al contrario, afferma di “non avere alcun timore a dire, scrivere e sostenere di essere onorato di fare parte di un movimento politico nei confronti dei cui esponenti non è mai stata intrapresa alcuna iniziativa giudiziaria per fatti attinenti l’apologia del fascismo”. Il consigliere evidenzia anche che “Giorgia Meloni è nata 32 anni dopo la fine della guerra civile” e “2 anni dopo la fine della guerra civile Ignazio La Russa”, di cui Foti ricorda “il pianto davanti al feretro di Sergio Ramelli, ferito a morte a colpi di Az36 da sinistri assassini avvezzi a credere che ‘uccidere un fascista non è reato’, senza tuttavia invocare vendetta contro alcuno”.

Il consigliere afferma ancora che “lo sproloquio” dell’intervistato potrebbe essere “tranquillamente ignorato”, se non fosse che nell’articolo questi “viene accreditato come ‘collaboratore della Scuola di Monte Sole’”, dato che, se confermato, risulterebbe “inaccettabile”, visto che “la Regione contribuisce in maniera rilevante alle iniziative realizzate da questa scuola, ex lege oggi anche Fondazione, con risorse pubbliche versate anche da contribuenti che votano per il partito della Meloni e di La Russa”.

Foti chiede quindi a quanto ammontino i contributi economici elargiti dal 2002 alla Scuola di Monte Sole e/o Fondazione Scuola di Pace di Monte Sole, se e quale ruolo ricopra o abbia ricoperto al suo interno l’ex staffetta partigiana, se l’eventuale incarico sia stato prestato gratuitamente o, in caso contrario, quali compensi abbia percepito e a quale titolo.

Il consigliere vuole quindi sapere se si ritengano compatibili con le finalità “di promuovere iniziative di formazione e educazione alla pace, la trasformazione non violenta dei conflitti, il rispetto dei diritti umani”, perseguite dalla Fondazione, le affermazioni rilasciate nell’intervista e se il loro contenuto appaia coerente con la funzione di ‘collaboratore’ della Scuola di chi le ha pronunciate.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

 

 

 

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