
Da banda delle coop a “poliziotti che uccidono”: come i giornalisti raccontarono la Uno Bianca? Come cambiò la narrazione dei crimini dei fratelli Savi man mano che emergeva la verità?
Il 20 novembre prossimo, ore 17, nei locali recentemente inaugurati della Biblioteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna (viale Aldo Moro 46 a Bologna) si terrà l’incontro “Uno Bianca. Raccontare il crimine”, una tavola rotonda che si aprirà con i saluti del presidente dell’Assemblea legislativa Maurizio Fabbri.
“Questo appuntamento è prezioso perché ci permette di riflettere sul ruolo essenziale della stampa nel raccontare l’attualità, che poi è il primo passo per costruire una memoria storica” commenta Fabbri. “Quello che all’inizio sembrava un gruppo di ladri di casello – continua – in seguito si rivelò essere una minaccia ben più grave. Insieme ai familiari delle vittime abbiamo deciso di ricordare quelle vicende perché la coscienza collettiva, specie dei più giovani, va alimentata con narrazioni efficaci”.
La tavola rotonda
Stefano Tura guiderà i suoi colleghi giornalisti Paola Cascella, Gianluca di Feo, Massimiliano Mazzanti, Giampiero Moscato e Paolo Soglia a riflettere, principalmente, su tre aspetti salienti del racconto giornalistico o televisivo sulla Uno Bianca.
Il primo aspetto riguarda il “come” le notizie di quei crimini efferati venivano raccontate in tv e sulla stampa rispetto alle modalità contemporanee. Il secondo si avvicina di più al contesto storico-politico del giornalismo bolognese rispetto ai fatti storici di cronaca nera, di tragedia in tragedia. Infine l’incontro sarà l’occasione per riflettere sull’attualità del giornalismo investigativo rispetto alle esperienze passate.
“L’obiettivo – spiega Maurizio Matrone, scrittore e curatore della rassegna – è quello di assistere a una panoramica di punti di vista che possano aiutarci a riflettere, a farci una idea il più possibile esaustiva su quei terribili fatti che raccontano una storia drammatica, ancora viva e lacerante per il nostro territorio e anche per le nostre coscienze di cittadini”.
Altri appuntamenti
Il pubblico avrà modo anche di apprezzare la mostra allestita all’interno della biblioteca “Uno Bianca – Identikit: i volti della paura” con i ritratti originali disegnati da Giovanni Battista Rossi che aiutarono a identificare i responsabili dei crimini.
L’incontro rientra nella rassegna “Uno Bianca per chi l’ha vista. Uno storia per chi non c’era”, realizzata dall’Assemblea legislativa insieme all’Associazione dei familiari delle vittime della Uno Bianca a seguito della sottoscrizione di un protocollo di collaborazione triennale. Il programma completo, che prevede una serie di incontri e quattro mostre, è visibile sul sito www.unobianca.it/programmazione
Il protocollo
L’accordo si inserisce nel quadro delle politiche regionali di promozione della memoria storica e della cittadinanza attiva. Mira a consolidare la collaborazione tra le due istituzioni per la realizzazione di attività rivolte alla cittadinanza, con particolare attenzione alle giovani generazioni.
Fra le attività previste dal protocollo figurano percorsi didattici, educativi e formativi, progetti culturali, attività di ricerca e documentazione, nonché iniziative volte a stimolare la riflessione critica e la partecipazione democratica.
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