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Pulitanò e Arletti (FdI): “Includere la RSA di OR.S.A Trasporti nelle trattative in corso di SETA Spa”

“La maggioranza dei lavoratori ha chiesto le elezioni RSU, ma le altre sigle sindacali le hanno sistematicamente bloccate, creando un vuoto democratico”, spiegano gli esponenti di FdI

Includere la RSA di OR.S.A Trasporti nelle trattative in corso di SETA Spa. Con un’interrogazione i consiglieri Ferdinando Pulitanò (FdI) e Annalisa Arletti (FdI) chiedono alla Regione di riconoscere la RSA di OR.S.A. Trasporti nell’ambito delle trattative sindacali attualmente in corso di SETA S.p.A. (Società Emiliana Trasporti).

“L’Organizzazione Sindacale Autonoma e di Base OR.S.A. Trasporti ha promosso un ricorso ex Art. 28 dello Statuto dei Lavoratori contro SETA S.p.A. (Società Emiliana Trasporti) per il negato diritto alla costituzione della Rappresentanza Sindacale Aziendale (RSA)”. – spiegano i consiglieri, che ricordano come SETA S.p.A. sia – un’azienda che gestisce un servizio pubblico essenziale ed è controllata e partecipata dai Comuni, dalle Province e dalla Regione Emilia-Romagna stessa”.

Gli esponenti di Fratelli d’Italia spiegano che la vertenza OR.S.A. ha portato alla storica Sentenza n. 156 del 30 ottobre 2025 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’Art. 19 dello Statuto dei Lavoratori, riconoscendo il diritto alla RSA anche ai sindacati comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale.

“La situazione democratica in SETA è critica – continuano i consiglieri – la maggioranza dei lavoratori ha chiesto le elezioni RSU, come da prospetti in atti del Tribunale, ma le altre sigle sindacali le hanno sistematicamente bloccate, creando un vuoto democratico. – quando – La Sentenza della Corte è intervenuta per eliminare proprio questi meccanismi di esclusione”.

“L’azienda sta attualmente discutendo un nuovo accordo di secondo livello di valore globale per tutti i dipendenti, ed è inammissibile che il sindacato più rappresentativo in quella vertenza rimanga escluso in quanto vengono viziate la qualità e la legittimità democratica dell’accordo”, sottolineano i consiglieri che, alla luce di quanto descritto, chiedono alla giunta di intraprendere misure urgenti nei confronti di SETA S.p.A. per l’immediato rispetto della Sentenza n. 156/2025 della Corte Costituzionale. Inoltre, “se la Regione, le Province e i Comuni soci non ritengano un proprio dovere istituzionale intervenire subito sul Consiglio di Amministrazione di SETA per il riconoscimento immediato della RSA di OR.S.A. Trasporti e l’immediata inclusione di OR.S.A. nelle trattative in corso per l’accordo di secondo livello”.

(Giorgia Tisselli)

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