Parità, diritti e partecipazione

Bocchi (FdI): “Garantire un’assistenza sanitaria adeguata ai detenuti”

Il consigliere evidenzia che frequenti episodi di trascuratezza medico-sanitaria sono segnalati all’interno degli istituti penitenziari

Chiarezza sulla situazione dell’assistenza sanitaria negli istituti di detenzione. Priamo Bocchi (FdI), in un’interrogazione, chiede alla Regione di fare chiarezza in merito al tragico episodio avvenuto nel carcere di Reggio Emilia e, in generale, sulla situazione dell’assistenza sanitaria negli istituti di detenzione della regione.

“Il 10 aprile 2022, nel carcere di Reggio Emilia, dov’era arrivato il giorno prima, moriva il detenuto Giuseppe Convertino di 39 anni. Dall’autopsia emerse che il trentanovenne morì per edema polmonare emorragico dovuto a un’insufficienza respiratoria provocata da un’intossicazione acuta da metadone – spiega il consigliere -. Dalle indagini svolte risulterebbe, infatti, che al detenuto fosse stata prescritta una dose iniziale di metadone da 100 mg, eccessiva e non commisurata alle condizioni del detenuto e ai protocolli medici. Per tali fatti il Tribunale di Reggio Emilia ha chiesto il rinvio a giudizio per un medico e un’infermiera, accusati di omicidio colposo, in cooperazione, nell’esercizio dell’attività sanitaria”. Questo episodio, commenta Bocchi “è il più tragico che si è registrato recentemente, ma altri e frequenti episodi di trascuratezza medico-sanitaria sono segnalati all’interno degli istituti penitenziari”.

Il meloniano ricorda che alla sanità penitenziaria regionale sono destinati complessivamente 16,9 milioni di euro, così ripartiti: 3,9 milioni di euro all’Ausl di Bologna, 3,5 milioni all’Ausl di Parma, 2,6 milioni all’Ausl di Modena, 2,3 milioni all’Ausl Romagna, 1,7 milioni all’Ausl di Piacenza, 1,5 milioni all’Ausl di Ferrara e 1,3 milioni a quella di Reggio Emilia e che a queste risorse si aggiungono i 510 mila euro del Fondo sanitario nazionale per sostenere gli oneri relativi al personale negli Istituti penitenziari.

In definitiva, Bocchi chiede alla Giunta se non ritenga che il criterio di ripartizione dei fondi, in base al numero di detenuti in ogni provincia, debba essere modificato prevedendo che il carcere di Parma, promosso a carcere a incarico superiore, con Servizio Assistenza Intensificata e una sezione paraplegici, sia dotato di maggiori risorse. Infine, chiede quali azioni abbia intenzione di intraprendere al fine di garantire un’assistenza sanitaria adeguata ai detenuti.

(Giorgia Tisselli)

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