Risolvere i problemi di fornitura delle protesi acustiche a Piacenza. A tal fine la giunta indichi quanti cittadini piacentini, suddivisi tra adulti e minori, siano rimasti senza dispositivi durante il periodo di blocco della fornitura e quale sia stato il periodo esatto in cui a Piacenza non è stato possibile consegnare o collaudare alcun ausilio uditivo.
Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) interroga l’esecutivo regionale per avere contezza di eventuali responsabilità amministrative o organizzative e per conoscere la data di avvio della procedura negoziata nell’Area vasta Emilia nord (Aven) nonché la tempistica per la conseguente piena operatività della fornitura di protesi acustiche.
“In una precedente interrogazione – ha spiegato il consigliere – avevo già segnalato il grave blocco delle autorizzazioni per ausili uditivi verificatosi a Piacenza, con oltre mille cittadini penalizzati, compresi minori. L’assessore alla Sanità Fabi rispondeva che ‘non risultava alcun bambino rimasto senza apparecchio acustico’ e che ‘circa 140 pratiche risultavano autorizzate’. Nella risposta mancano i numeri complessivi e dettagliati dei pazienti rimasti senza dispositivo nella fase più acuta del blocco e non viene chiarito per quanto tempo gli ausili non sono stati distribuiti sul territorio piacentino. Così come mancano una data precisa per l’avvio delle procedure negoziate nell’Area vasta Emilia nord, elemento essenziale per capire quando Piacenza possa contare su una fornitura stabile e non emergenziale, nonché informazioni circa l’esistenza di piani straordinari per evitare il ripetersi di blocchi analoghi dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), considerato che la nuova normativa sugli ausili genera inevitabili fasi transitorie critiche”.
Per queste ragioni Tagliaferri ha presentato un atto ispettivo con il quale sollecita “misure per evitare il ripetersi di blocchi nell’erogazione di dispositivi compresi nei Lea e un meccanismo di tutela aggiuntiva per i minori e le categorie fragili nei periodi in cui la gara regionale non è ancora operativa, al fine di evitare situazioni di disagio sanitario e sociale”. Chiede, infine, “di istituire un monitoraggio mensile pubblico e trasparente sull’erogazione degli ausili uditivi in ciascuna provincia, con dati aggiornati su tempi di attesa, forniture, ritardi e criticità”.
(Lucia Paci)


