COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Cultura, Statuto e Regolamento. Le commissioni danno parere favorevole al Bilancio 2026

Previste risorse per celebrare i 1.500 anni dalla morte di Teodorico e il bicentenario della nascita del pittore Silvestro Lega. Confermate le risorse per le Case degli illustri. Ci sono anche 20,3 milioni di euro per investimenti infrastrutturali a sostegno dell’agenda digitale

Sostegno allo spettacolo dal vivo, al cinema, alla candidatura del Liscio a Patrimonio dell’Umanità e all’attività delle Case degli illustri. Risorse per celebrare gli anniversari che caratterizzeranno l’anno 2026 a cominciare dai 1.500 anni dalla morte di Teodorico, il re ostrogoto il cui mausoleo a Ravenna è meta fissa del turismo scolastico e culturale nella città dei mosaici, e del pittore romagnolo Silvestro Lega. Confermate, poi, le misure a sostegno del contrasto alle disparità e alle violenze di genere. Infine, risorse per partecipazione, agenda digitale e riordino territoriale.

La commissione Cultura e Parità e quella Statuto e Regolamento, presiedute rispettivamente da Elena Carletti e Emma Petitti, hanno dato parere favorevole al Bilancio 2026 della Regione Emilia-Romagna, una manovra complessiva da 14,3 miliardi di euro (di cui 10,5 per la sanità), che, fra le altre cose, prevede una riduzione della pressione fiscale regionale per i redditi tra i 28mila e i 50mila euro, pari allo 0,15%.

Scorrendo le voci del bilancio di competenza della commissione Cultura e Parità ci sono 4,5 milioni di euro regionali e 750mila euro dai fondi europei Fesr per sostenere l’intero comparto cinematografico e audiovisivo, 800mila euro per la Fondazione Cineteca di Bologna, 110mila euro per il riavvio dell’attività di cinema e teatri dismessi da più di 8 anni (dalle 3 alle 5 sale dedicate allo spettacolo i cui lavori di ripristino sono attualmente in corso). Per ciò che riguarda lo sviluppo del settore musicale vengono confermati gli impegni a sostegno di bande, cori e scuole di musica, così come le attività a supporto delle nuove produzioni: le risorse previste sono 2,6 milioni di euro, oltre a risorse FSE+ destinate alla musica nelle scuole pubbliche.

Venendo, invece, ai temi riguardanti le materie oggetto del lavoro della commissione Statuto e Regolamento, si vede che la manovra 2026 prevede, tra l’altro, 20,3 milioni di euro per investimenti infrastrutturali a sostegno dell’agenda digitale, e 8 milioni di euro, sempre nel triennio, per accompagnare il processo di riordino territoriale da realizzarsi nel corso del 2026.

Nel corso dei loro interventi i relatori del Defr, Daniele Valbonesi (Pd) per la maggioranza e Alberto Ferrero (FdI) per la minoranza), e del Bilancio, Fabrizio Castellari (Pd) per la maggioranza e Luca Pestelli (FdI) per la minoranza, hanno ribadito le posizioni già espresse in commissione Bilancio al momento della presentazione della manovra 2026.

Per Valbonesi la proposta della giunta si inserisce in un quadro nazionale severo a causa delle politiche del governo e la Regione Emilia-Romagna opera bene perché punta sugli investimenti, mentre Ferrero ha sottolineato le ricadute importanti delle politiche governative sul Paese e ha chiesto uno scatto di qualità alla Regione a partire dal tema sanità. Venendo al Bilancio, Castellari ha elogiato viale Aldo Moro perché opera in controtendenza rispetto all’esecutivo nazionale puntando sul binomio coesione sociale-sviluppo economico. Diametralmente opposta la posizione di Pestelli, per il quale la manovra della giunta non risolve i problemi strutturali dell’Emilia-Romagna a partire dalla ricostruzione post-sisma e dalla tenuta dei conti della sanità.

A intervenire fra i consiglieri è stato Ferdinando Pulitanò (FdI) che ha commentato: “Il bilancio è la declinazione contabile di scelte politiche, ci sono molti fondi e alcuni capitoli di bilancio arrivano a toccare quasi 8 milioni di euro. Credo che il patrimonio storico dell’Emilia-Romagna inizi ben prima: all’interno del bilancio non c’è un capitolo di spesa sui cimiteri monumentali benché, per esempio, nel cimitero storico di Modena sia notizia di oggi che diversi senza tetto hanno trovato riparo nei loculi vuoti. Vediamo un’attenzione particolare verso qualcosa che non c’è piuttosto che ai punti di forza della Regione”.

Alle osservazioni dei relatori e dei consiglieri a rispondere sono state le assessore all’Agenda digitale Elena Mazzoni e alla Cultura Gessica Allegni nonché l’assessore al Bilancio Davide Baruffi.

L’assessora Mazzoni ha confermato l’impegno della Regione per contrastare il divario digitale in Appennino e nelle aree interne e per la diffusione delle competenze digitali e il sostegno ai cittadini meno esperti nell’uso delle tecnologie: “Per questo – ha spiegato – è prevista una dotazione di un milione di euro per la prosecuzione del progetto ‘Digitale Facile’, finalizzato a favorire l’inclusione digitale attraverso assistenza e formazione. Come Regione vogliamo continuare a restare nei primi posti sull’innovazione digitale”.

Per l’assessora Allegni “in questo bilancio c’è un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. È una Regione, la nostra, che sceglie di non tagliare sulla cultura e ne riconosce l’importanza come strumento di sapere collettivo e memoria storica. Mentre il resto del Paese andava in una altra direzione qui si è fatta la scelta di investire di più in ambito culturale. Sui cimiteri monumentali vogliamo uscire con un bando nel nuovo anno, così come vogliamo valorizzare il nostro patrimonio artistico architettonico”.

“Si tratta di un piano di investimenti ambizioso che aumenteremo ulteriormente – ha sottolineato l’assessore Baruffi -. Ci sarà un investimento della Regione Emilia-Romagna sulla riorganizzazione, una scelta strategica che troveremo nel PIAO come elemento di rafforzamento. Inoltre, siamo impegnati affinché il digitale sia portato su tutta l’Emilia-Romagna. Infine, ci stiamo accordando per instradare il patto per la semplificazione”.

(Giorgia Tisselli e Luca Molinari)

Infrastrutture e trasporti