La giunta comunichi la data certa di riapertura al traffico del ponte Ragone, situato lungo la Strada Provinciale 5 Roncalceci tra le località Ragone (comune di Ravenna) e San Pancrazio (comune di Russi). Spieghi, inoltre, le cause dei continui ritardi nei lavori di adeguamento statico e sismico nonché nella ricostruzione dell’infrastruttura. Sono i quesiti posti da Marco Mastacchi (Rete Civica) con un’interrogazione a risposta immediata in Aula.
“Il ponte rappresenta un’infrastruttura strategica per la mobilità tra le località di Ragone e San Pancrazio e per il collegamento con le principali strade provinciali” ha precisato Mastacchi, ricordato che “l’infrastruttura è chiusa la traffico dal 7 ottobre 2024 per lavori di adeguamento statico e sismico, demolizione dell’impalcato e ricostruzione con una nuova struttura metallica, ampliamento della carreggiata e realizzazione di una pista ciclopedonale protetta”.
“La chiusura prolungata – ha aggiunto il consigliere – ha determinato gravi disagi alla cittadinanza, alle attività economiche e ai servizi pubblici, costringendo a percorsi alternativi più lunghi e onerosi, con impatti negativi sulla sicurezza stradale e sull’economia locale. La riapertura era inizialmente prevista per gennaio di quest’anno, successivamente rinviata ad agosto e, da ultimo, fissata entro il 30 novembre ma, ad oggi, risultano ancora da completare le operazioni di fissaggio giunti, gettata del calcestruzzo, asfaltatura e collaudo statico. La mancanza di una data certa di riapertura alimenta preoccupazione e sfiducia tra i cittadini e le imprese, che hanno più volte sollecitato interventi compensativi e misure di sostegno”.
Ha risposto l’assessora alla Pianificazione territoriale Irene Priolo: “Abbiamo contattato la Provincia di Ravenna, ente gestore dell’infrastruttura: ci ha riferito che la prova di carico per il collaudo statico è prevista per il 5 o 6 dicembre e che l’attività è subordinata alle condizioni meteo. In caso di maltempo potrà subire un posticipo di qualche giorno. I ritardi sono dovuti all’impossibilità di operare nell’alveo per effettuare le demolizioni dell’impalcato”.
Il consigliere si è detto soddisfatto: “Le prove di carico danno per scontato che i lavori siano terminati. La risposta sarà sicuramente gradita ai cittadini di quell’area”.
(Lucia Paci)



