La giunta esprima ferma condanna per i massacri, le persecuzioni e le violenze nei confronti delle comunità cristiane in Nigeria e manifesti solidarietà alle vittime, alle loro famiglie e alle comunità colpite, riconoscendone il diritto alla libertà religiosa e alla sicurezza. E’ l’impegno chiesto in una risoluzione di Fratelli d’Italia a prima firma Ferdinando Pulitanò.
“La Nigeria è attualmente il paese più colpito al mondo dalla violenza contro i cristiani – hanno sottolineato i consiglieri -. Tra il 2019 e il 2023 quasi 17mila cristiani sono stati uccisi in attacchi mirati a causa della loro fede. Secondo il rapporto World watch list 2024 dell’organizzazione internazionale Open doors, nel solo 2023 in Nigeria sono stati uccisi per motivi legati alla fede oltre 5mila cristiani, rendendo il Paese quello con il più alto numero di vittime al mondo. Nei primi sette mesi del 2025 sono state segnalate oltre 7mila vittime e circa 800 rapimenti. Venerdì scorso 21 novembre, uomini armati hanno attaccato la scuola cattolica mista Saint Mary, situata nello Stato del Niger, nella Nigeria occidentale, rapendo 303 bambini e 12 insegnanti. Si tratta di uno dei più grandi rapimenti di massa mai perpetrati in Nigeria. Il governo nigeriano non ha ancora rilasciato dichiarazioni sul numero di studenti e insegnanti rapiti. Questo clamoroso rapimento segue l’assalto di un altro gruppo di uomini armati a una scuola superiore nel vicino Stato di Kebbi, avvenuto lunedì scorso, quando 25 ragazze sono state portate via. Il doppio rapimento sta alimentando i timori per la sicurezza, già molto precaria, nel Paese più popoloso dell’Africa”.
“Un pronunciamento ufficiale della nostra Assemblea contribuirebbe a dare voce alle comunità perseguitate e a sostenere l’azione del governo italiano e delle istituzioni europee” hanno concluso i consiglieri, consegnando l’atto politico che chiede “la difesa dei diritti umani delle autorità nigeriane e che la sharia non neghi ai cittadini nigeriani la protezione cui hanno diritto in virtù della Costituzione nazionale e delle convenzioni internazionali” e di “trasmettere la risoluzione alle autorità italiane competenti e all’ambasciata della Repubblica Federale della Nigeria in Italia”.
La risoluzione è sottoscritta anche da Alessandro Aragona, Priamo Bocchi, Luca Pestelli, Giancarlo Tagliaferri, Nicola Marcello, Francesco Sassone, Fausto Gianella, Alberto Ferrero, Marta Evangelisti, Annalisa Arletti.
(Lucia Paci)



