“Da segnalazioni pervenute, risulta che l’Istituto comprensivo e l’amministrazione comunale di Monte San Pietro hanno organizzato un incontro pubblico per discutere la chiusura della ‘scuola senza zaino’, nella frazione di Calderino. In quell’occasione, al consigliere comunale Andrea Torsello, di Fratelli d’Italia, è stato impedito l’accesso alla riunione, pur essendo stato informato dalle famiglie e trattandosi di un incontro pubblico e di rilevante interesse collettivo”. Da tali premesse parte l’interrogazione alla giunta regionale a firma di Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia.
Evangelisti chiede dunque alla giunta se sia a conoscenza sia della questione che riguarda la chiusura della “scuola senza zaino”, sia dell’esclusione del consigliere Torsello dalla riunione pubblica (tenutasi il 27 novembre), sollecitando l’esecutivo regionale ad esprimere una valutazione in merito alle procedure seguite dall’amministrazione comunale “con particolare riferimento alla trasparenza ed al rispetto del ruolo istituzionale degli amministratori eletti”.
Ripercorrendo la vicenda, la consigliera ricorda come la scuola ‘senza zaino’ di Calderino sia considerata da molte famiglie “come un vero fiore all’occhiello dell’Istituto comprensivo di Monte San Pietro. Ad oggi ospita circa settanta bambini, alcuni dei quali provenienti quotidianamente anche da Bologna, attratti dal progetto pedagogico innovativo a cui, nel territorio bolognese, aderiscono solo cinque scuole. Secondo fonti stampa, la chiusura della struttura era stata già annunciata a settembre dal Comune alla dirigenza scolastica, in assenza di atti ufficiali, e confermata in più incontri informali tra amministrazione e personale scolastico”.
Evangelisti prosegue evidenziando che il Comune avrebbe deciso il trasferimento, a partire dal prossimo anno scolastico, delle classi del progetto ‘senza zaino’ alla scuola di Monte San Giovanni. “Numerose famiglie hanno espresso forte contrarietà alla decisione del Comune, tanto che intendono manifestare pubblicamente il proprio dissenso in occasione dei prossimi consigli comunali – prosegue -. Le famiglie, inoltre, denunciano un progressivo processo di spopolamento del paese e ricordano che il Comune, negli ultimi anni, ha già effettuato altre chiusure di strutture scolastiche”. A ciò si aggiunge la vicenda del consigliere comunale. “Impedire l’accesso, a un incontro pubblico, ad un consigliere comunale regolarmente eletto, è un atto grave e lesivo del ruolo istituzionale, dei principi di trasparenza e pluralismo che devono contraddistinguere l’azione pubblica”, critica ancora Evangelisti.
Da qui l’interrogazione alla giunta alla quale si chiede, tra l’altro, “se ritenga conforme ai principi di buon andamento dell’amministrazione che una decisione, se confermata, venga comunicata senza atti ufficiali” e se non ritenga necessario monitorare, nelle sedi competenti, gli effetti prodotti dalla progressiva dismissione degli edifici scolastici nel Comune di Monte San Pietro, anche in relazione al rischio di spopolamento delle frazioni.
(Brigida Miranda)



