La Regione faccia chiarezza sul numero di posti letto e di personale nel reparto di Pneumologia/UTIR dell’ospedale di Piacenza, anche alla luce della risposta data a una precedente interrogazione sullo stesso tema.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Giancarlo Tagliaferri (FdI) che ricorda come, rispondendo a un’interrogazione sullo stesso tema, l’assessore alla Sanità Massimo Fabi ha affermato che l’attuale dotazione di 14 posti letto nella Pneumologia/UTIR dell’Ospedale di Piacenza sarebbe “coerente con i fabbisogni”, grazie alla flessibilità dei tre livelli assistenziali introdotti dopo la pandemia. Nella stessa risposta, inoltre, l’assessore ha dichiarato che il numero dei posti letto può essere “implementato in tempi brevissimi ove fosse necessario” e che esiste una pianificazione della stagione influenzale basata su letti rapidamente attivabili nelle aree di Medicina d’Urgenza e Semintensiva.
“Tuttavia, tale formulazione non specifica quanti letti aggiuntivi siano realmente disponibili, dove essi siano collocati, con quali dotazioni di personale possano essere attivati e quale sia la capacità massima di espansione in caso di picchi di ricovero”, spiega Tagliaferri, che ricorda come “gli operatori del reparto (19 infermieri firmatari), in una lettera resa pubblica dalla stampa locale hanno denunciato non solo la riduzione di posti letto rispetto al preristrutturazione, ma anche una carenza strutturale di personale, turni prolungati, difficoltà nel garantire intensità assistenziali differenziate e un carico di lavoro aumentato. La stampa locale e regionale, nelle ultime settimane, ha riportato di un incremento degli accessi in Pronto Soccorso per patologie respiratorie, un crescente ricorso a pazienti in attesa di ricovero nei corridoi, difficoltà nella copertura infermieristica e medica in più reparti, l’utilizzo di personale in straordinario prolungato nelle aree di emergenza e ritardi nell’attivazione di ulteriori aree pneumologiche, nonostante l’impegno dichiarato”.
Per il consigliere di Fratelli d’Italia “i sindacati hanno segnalato che la flessibilità organizzativa richiamata dall’assessore, pur utile in linea teorica, non può sostituire una dotazione stabile di letti e personale, soprattutto in un reparto altamente specialistico come Pneumologia/UTIR in una provincia che è stata epicentro pandemico e che ogni anno presenta un’elevata incidenza di patologie respiratorie. La risposta dell’assessore dedica un’ampia parte al sottofinanziamento del FSN, fenomeno reale ma che non chiarisce quali misure concrete la Regione Emilia-Romagna stia mettendo in campo sul piano organizzativo interno (turni, assunzioni, rimodulazioni, coperture, piani di emergenza) per far fronte alla situazione di Piacenza”.
Per Tagliaferri la risposta di Fabi “non fornisce dati quantitativi sui tempi reali di attivazione dei posti letto aggiuntivi, né sulle dotazioni organiche necessarie”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quali dati epidemiologici concreti (tassi di ricovero, accessi respiratori al PS, andamento delle broncopolmoniti e delle riacutizzazioni BPCO nelle ultime 8 settimane) siano stati utilizzati per ritenere ‘coerente con il fabbisogno’ l’attuale dotazione di 14 posti letto e qual sia il numero massimo effettivamente attivabile di posti letto pneumologici/UTIR approntabili ‘in tempi brevissimi’, con indicazione del numero esatto, delle aree in cui verrebbero collocati, della dotazione di personale minima per renderli operativi e sicuri”.
Tagliaferri chiede inoltre se esista un piano scritto e dettagliato (non solo una previsione teorica) per l’attivazione dei posti letto aggiuntivi durante i picchi stagionali e se tale piano sia stato condiviso con la direzione sanitaria dell’AUSL, i coordinatori infermieristici, le rappresentanze sindacali, l’equipe medica pneumologica”.
Il consigliere interroga la Regione per sapere “se intenda fornire indicatori di saturazione del reparto di Pneumologia/UTIR nel trimestre ottobre-dicembre 2025 (tasso di occupazione, durata media dei ricoveri, numero di pazienti in attesa di ricovero), al fine di verificare la reale adeguatezza della dotazione attuale e quali misure immediate si intendano adottare per supportare il personale del reparto, alla luce delle criticità segnalate dagli stessi operatori, documentate anche da recenti articoli di stampa”.
Giancarlo Tagliaferri, infine, chiede se l’esecutivo regionale “ritenga sufficiente una risposta che attribuisca le criticità a dinamiche nazionali di finanziamento senza però fornire misure organizzative specifiche per la provincia di Piacenza e se non ritenga necessario istituire un tavolo tecnico permanente con gli operatori della Pneumologia/UTIR, i sindacati e la direzione AUSL per monitorare settimanalmente la situazione e assumere decisioni rapide basate su evidenze reali”.
(Luca Molinari)


