Dare prospettive alla permanenza di Woolrich sul territorio bolognese e salvaguardare l’occupazione. Francesco Critelli (Pd), primo firmatario, e Marcella Zappaterra (Pd), chiedono alla Regione quali azioni intenda intraprendere per giungere a una soluzione che dia prospettive alla permanenza dell’azienda nel capoluogo felsineo.
“Il marchio Woolrich è stato rilevato nelle scorse settimane da BasicNet, il gruppo torinese che comprende i marchi Kappa, Robe di Kappa, K-Way, Superga, Sebago e Briko, con un’operazione del valore di 90 milioni di euro”, spiegano i consiglieri.
I dem sottolineano che il cambio di proprietà avrà come conseguenza la chiusura delle sedi (non dei i negozi) di Bologna e Milano e che tutti i 139 dipendenti colpiti dall’operazione, 109 impiegati bolognesi e 30 della sede di Milano, verranno trasferiti nella sede torinese entro marzo.
Da quanto appreso dai consiglieri, “chi rifiuta il trasferimento è come se si dimettesse, perdendo anche l’opportunità di accedere all’indennità di disoccupazione. La società esclude che esista la possibilità di evitare il trasferimento, ritenendo che non siano ipotizzabili scelte alternative, in quanto le stesse, oltre a gravare in maniera insostenibile sui costi aziendali, sarebbero incompatibili con l’impostazione organizzativa che rappresenta una misura imprescindibile al fine di perseguire la continuità e la crescita aziendale”.
“I sindacati, in via informale, parlano di licenziamenti collettivi travestiti da trasferimenti per sottrarsi agli obblighi di tutela di lavoratrici e lavoratori”, evidenziano Critelli e Zappaterra, che chiedono alla Giunta quali azioni intenda intraprendere per giungere a una soluzione che dia prospettive alla permanenza dell’azienda sul territorio, alla salvaguardia occupazionale e a ridurre gli impatti sul personale.
(Giorgia Tisselli)



